
Gli asteroidi intorno a Venere girano su orbite caotiche e non si riescono a vedere. Per la Terra un rischio (foto Ansa-Blitzquotidiano)
Tirato un sospiro di sollievo per l’asteroide 2024 YR4 che minacciava di colpire la Terra il 22 dicembre 2032, ecco che un nuovo pericolo si affaccia. Una minaccia inaspettata per la Terra: gli asteroidi in orbita intorno a Venere.
Orbite caotiche e invisibili
Questi oggetti seguono infatti traiettorie caotiche che rendono ardue le previsioni e sono molto difficili da individuare dal nostro pianeta a causa della presenza del Sole. L’orbita li protegge da collissioni con Venere, ma non garantisce sul rischio zero di impatto con la Terra.

Al momento se ne conoscono solo 20, ma potrebbero essercene molti altri, come sottolinea lo studio guidato dall’Università statale di San Paolo in Brasile, al quale ha partecipato anche l’Italia con l’Università di Palermo. La ricerca, online sulla piattaforma arXiv, è in attesa di essere pubblicata sulla rivista Astronomy and Astrophysics.
“Attualmente – dicono i ricercatori guidati da Valerio Carruba – si conoscono 20 asteroidi co-orbitali di Venere (che condividono cioè la sua orbita intorno al Sole): questa caratteristica li protegge dagli incontri ravvicinati con il pianeta, ma non da quelli con la Terra”.
Uno dei problemi principali sta nelle orbite imprevedibili di questi oggetti: sono infatti estremamente caotiche e impediscono di fare previsioni che superino 150 anni. Imprevedibili e invisibili, con il Sole che fa da schermo.
Per cercare di risolvere il problema, gli autori dello studio hanno realizzato una simulazione con 26 asteroidi dotati di diverse caratteristiche. I risultati suggeriscono che alcuni di essi possono rappresentare un rischio di collisione con il nostro pianeta.
Asteroidi visibili solo con una missione spaziale su Venere
La ricerca evidenzia, inoltre, che individuare questi asteroidi potrebbe essere un compito molto difficile anche per il futuro Osservatorio Vera Rubin in Cile, dotato della più grande fotocamera del mondo: sarebbero infatti visibili solo periodicamente, a causa del disturbo della luce del Sole.
“Sebbene indagini come quelle dell’Osservatorio Rubin possano essere in grado di rilevare alcuni di questi asteroidi – affermano i ricercatori – crediamo che solo una missione spaziale dedicata vicino a Venere potrebbe mappare e scoprire tutti gli oggetti potenzialmente pericolosi ancora invisibili”.