Milano. “Batcasa? Nessuna botola”: Gabriele Moratti si difende

MILANO –  Botola, ring da boxe, piscina per una Batcasa? Gabriele Moratti, figlio del primo cittadino Letizia, si difende dalle pagine del Corriere della Sera: «Ma quale Batman? Intanto ho paura dell’aereo e poi, se proprio devo scegliermi un eroe volante, a me da bambino piaceva Superpippo…». E la botola sarebbe «una scala che conduce a un seminterrato».

Un loft diventato casa del supereroe? «Non voglio entrare in polemica con una persona con cui c’è un contenzioso aperto. Ma queste sono le parole del signor Pavanello, al quale avevamo affidato l’incarico di realizzare l’impianto elettrico che però non era a norma: così abbiamo bloccato i suoi lavori e i pagamenti. Lui ha chiesto un decreto ingiuntivo nei miei confronti, che è stato respinto con cinque pagine di memoria. Io l’ho citato per danni e pochi giorni dopo, nel luglio scorso, è uscito il primo articolo sul Giornale».

«Pavanello ha molta acredine nei miei confronti che lo porta a raccontare falsità. Noi volevamo realizzare uno spazio espositivo, non un ufficio, che è organizzato su diversi livelli ed è un po’ scenografico, anche perché utilizzato come studio e set fotografico. Ma tutto in regola». Quando dice «noi» di chi parla? «Insieme a due amici abbiamo fondato la società Redemption Choppers, una srl che partiva dalla passione di un mio socio per le moto, che lui stesso costruisce».

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