Omicidio Canosa di Puglia: delitto passionale, confessano i due fratelli arrestati

Pubblicato il 5 Marzo 2011 - 12:03 OLTRE 6 MESI FA

CANOSA DI PUGLIA (BAT) – Hanno confessato dinanzi al pm del Tribunale di Trani Antonio Savasta, che ha diretto le indagini, i due fratelli ritenuti autori dell’omicidio di Vito Di Nunno, l’uomo di 48 anni  ucciso venerdì  sera in strada a Canosa di Puglia con una coltellata al cuore per motivi passionali.

Si tratta di Savino e Antonio Iacobone, di 42 e 36 anni, che sono stati arrestati: il primo avrebbe accoltellato Di Nunno, fuggendo poi a bordo di un’auto con il fratello. A casa di Savino Iacobone, in un cassonetto, è stato trovato il coltello usato per il delitto. Nell’ambito delle indagini altre tre persone sono state denunciate in stato di libertà.

Secondo quanto accertato dalla polizia, Di Nunno aveva una relazione sentimentale con la moglie di Savino Iacobone. La donna, dopo una lite con il marito, il 10 gennaio scorso era fuggita a Roma rimanendovi per 23 giorni, tanto che il consorte aveva denunciato l’allontanamento al commissariato di Canosa di Puglia.

Quando la donna è tornata in paese, il marito e i suoi congiunti avrebbero ripetutamente minacciato Di Nunno, e il 17 febbraio, dopo un inseguimento, avrebbero tentato di accoltellarlo. Di Nunno, peraltro, avrebbe insidiato anche la moglie di Antonio Iacobone.

Ieri sera i due fratelli hanno nuovamente inseguito in auto Di Nunno e, dopo averlo bloccato, lo hanno aggredito colpendolo a morte. Le tre persone denunciate sono un testimone ascoltato ieri sera in commissariato, che e’ accusato di falsa testimonianza e favoreggiamento personale, e Antonio Iacobone e un altro suo fratello, indagati per il tentato omicidio del 17 febbraio scorso.

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