Sant’Anastasia (Napoli). Perde il lavoro e prende a calci il sindaco

Pubblicato il 23 Maggio 2011 - 16:53 OLTRE 6 MESI FA

SANT’ANASTASIA (NAPOLI) – Aveva da poco perso il lavoro e alla fine ha deciso di prendersela con il sindaco. A Sant’Anastasia (Napoli) l’uomo ha aggredito a calci Carmine Esposito, primo cittadino, tenendolo sotto la minaccia di una pistola.

Il giovane, di 27 anni, – successivamente fermato dai carabinieri – lavorava in una ditta che si occupa delle strisce blu a pagamento della cittadina e sarebbe stato sospeso dal servizio per intemperanze durante le sue funzioni, che gli avrebbero procurato anche una denuncia da parte di un commerciante.

Secondo le prime ricostruzioni fatte dai militari della compagnia di Castello di Cisterna (Napoli), il giovane, stamattina, ha atteso il sindaco a bordo di una vettura nei pressi dell’abitazione del primo cittadino, per poi mostrargli l’arma. Esposito ha, però ricevuto una telefonata dai carabinieri, con i quali aveva un precedente appuntamento, ed ha fatto capire al giovane di essere in contatto con i militari.

A quel punto il giovane si è allontanato, ma è stato raggiunto da una pattuglia dei carabinieri – allertati dallo stesso Esposito – alla vista dei quali l’aggressore ha cercato di disfarsi dell’arma, poi risultata caricata a salve. Le accuse a suo carico sono di minacce aggravate a pubblico ufficiale nell’esercizio delle sue funzioni.

”Se fossi stato altrove, in una metropoli, probabilmente sarei stato brutalmente picchiato senza che nessuno intervenisse in mia difesa. Invece i miei concittadini mi hanno fatto da scudo. Li ringrazio, anche se ho temuto per la loro vita”. Sono le prime parole del sindaco dopo l’aggressione subita stamattina da un giovane armato di pistola che pretendeva il suo intervento per essere reintegrato sul luogo di lavoro.

”Devo ringraziare i cittadini per essere intervenuti – ha aggiunto Esposito – in primo luogo l’imprenditore Michele Franzese che si è frapposto, in mia difesa, fra me e l’aggressore. Mi sono accorto solo dopo che il giovane, che indossava un casco non integrale, era armato, ed ho cercato di tirar via il cittadino per evitare che la lite degenerasse in tragedia. Poi abbiamo saputo che la pistola era caricata a salve, ma in quel momento pensavo che Franzese stesse rischiando la propria vita per difendermi, cosi’ come altri cittadini intervenuti subito dopo di lui”.

Il sindaco ha, poi, sottolineato di essere molto ”amareggiato per l’episodio”: ”Innanzitutto come padre – ha affermato – poi come sindaco, ma anche come semplice cittadino perche’ quest’aggressione la dice lunga sulla condizione mentale e l’equilibrio di questi giovani disadattati, che pensano che con la violenza si puo’ ottenere tutto, che la violenza sia l’unico strumento che ci sia per avere qualcosa. Questa volta ci è andata bene, ma come amministratori non abbasseremo la testa, andremo avanti sperando che ci sia un cambiamento”.

Esposito, infine, ha spiegato che il giovane pretendeva il suo intervento presso la ditta che gestisce il parcheggio a pagamento in paese, per farlo reintegrare: ”Già una volta – ha concluso – avevo chiesto alla ditta di tenerlo con loro, in seguito ad un litigio avvenuto con alcuni cittadini, perche’ pensavo si fosse trattato di un episodio singolo”.