Sarah studiava la sua fuga: “Chissà che foto sceglieranno per cercarmi”

Pubblicato il 9 Settembre 2010 - 08:54 OLTRE 6 MESI FA

Sarah Scazzi

L’ipotesi che Sarah Scazzi abbia davvero pianificato e organizzato la sua fuga da Avetrana comincia a d assumere contorni molto reali. Facile trovare nel diario di una quindicenne di provincia propositi di fuga, ma quello che gli inquirenti hanno scoperto è qualcosa in più.

Tutto è nei messaggi che Sarah inviava tramite le chat, soprattutto quella di facebook. Voleva scappare, questo lo diceva spesso ai suoi amici. A una sua cugina avrebbe addirittura confidato: “Chissà che foto sceglieranno”, immaginando già le ricerche della polizia e la sua faccia sui giornali. La ragazzina, si sa, conosceva ragazzi molto più grandi di lei, anche trentenni. A uno di loro, un pasticciere di Mottola (Taranto) di 31 anni conosciuto su internet, avrebbe detto che stava organizzando la fuga, che voleva diventare famosa e magari studiare, a Roma o Milano. Diceva anche di aver già pensato di tagliarsi i capelli e di scurirli in modo da rendersi irriconoscibile.

Sempre in chat raccontava: “Ho programmato le cose, tornerò dopo venti giorni, voglio diventare famosa”. E ancora, nel test psicoattitudinale fatto a scuola, alla domanda ‘per me vivere ad Avetrana è’, Sarah ha risposto: “Non vedo l’ora di andare via”. Sarah chattava con alcuni sconosciuti, si spacciava per una ventenne e non aveva problemi a rivelare i suoi progetti di vita altrove.

Secondo gli investigatori, Sarah potrebbe aver incontrato qualcuno che l’ha fatta scappare, o peggio, che l’abbia rapita. Niente di più facile per una ragazzina abitudinaria che percorreva la strada tra casa sua e quella della cugina Sabrina praticamente ogni giorno. Qualcuno potrebbe aver studiato le sue abitudini e averla portata via.

Resta però un dubbio: le amiche parlano di un’adolescente ancora ingenua, che usa il computer solo se aiutata da qualcun altro. Niente a che vedere con quello che sta emergendo in questi giorni: Sarah il pc lo usava eccome, tanto da chattare con trentenni sconosciuti per ore, entrarci in confidenza e magari mostrarsi in webcam.