Scuola, nasce il movimento studentesco nazionale

Pubblicato il 10 Novembre 2010 - 16:50 OLTRE 6 MESI FA

”Volantini, manifesti, striscioni e megafoni per denunciare la voglia di liberare la scuola Italiana. Questo lo stile che ha caratterizzato i giovani che questa mattina su tutto il territorio nazionale hanno lanciato il nuovo Movimento Studentesco Nazionale. E’ una gioventù capace di ribellarsi -è detto in una nota – che è stanca di aspettare un cambiamento, una gioventu’ che raccoglie la sfida di questa generazione e se ne fa portatrice attraverso le proprie battaglie”.

”La scelta di questa data non è casuale, il 4 novembre 1918 l’Italia vinse la prima guerra mondiale e si liberò dagli invasori, cosi’ come il 9 novembre 1989 a Berlino l’Europa si liberò dalla morsa di chi l’aveva occupata e la teneva divisa. Oggi 10 novembre 2010, incarnando lo spirito dei tanti giovani che vollero combattere per la libertà siamo noi che scegliamo di combattere per liberare questa nostra scuola da chi quaranta anni fa la occupò ideologicamente trasformandola in una scuola di partito. Vogliamo liberarci dai vecchi metodi di studio, dai presidi di partito, da strutture fatiscenti, dalle tasse salate e dai libri di testo obbligatori e costosi. Non è un caso che il Movimento Studentesco Nazionale – prosegue la nota – nasca a pochi giorni dal 2011, anno in cui si celebrerà il centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia: l’eredità dei tanti giovani e studenti ribelli, che offrirono la loro vita per contribuire al sogno della Patria unica indivisibile, sara’ il baluardo della nostra azione politica in ogni scuola d’Italia: costruiremo il nuovo Risorgimento”.

Azione Studentesca aderisce ufficialmente al progetto del Movimento Studentesco Nazionale, ”l’unico a non essere invischiato in interessi di partito o di sindacato, e a rispondere solo agli studenti”, ha detto Michele Pigliucci, responsabile nazionale di As: “Siamo stanchi delle proteste strumentalizzate come quella dell’Onda, che per la prima volta ha visto scendere in piazza gli studenti a favore degli interessi dei baroni. Noi siamo la contro-onda: non siamo comodi a nessuno e non faremo sconti a nessuno”.