Tasse universitarie: a Parma l’Ateneo più caro, a Bari il più economico

Pubblicato il 15 Settembre 2010 - 16:22 OLTRE 6 MESI FA

Gli atenei del Nord sono quelli più cari: del 13,13% rispetto alla media nazionale se si considera la prima fascia di reddito (fino a 6.000 euro) e addirittura del 31,92% se si considera l’ultima (reddito massimo). E’ quanto emerge da uno studio sui costi delle tasse universitarie negli atenei italiani messo a punto, a poco meno di un mese dall’ inizio delle lezioni universitarie, dalla Federconsumatori.

Dalle rilevazioni, effettuate consultando i siti e le guide delle Università con il maggior numero di iscritti, risulta che la media nazionale è fortemente influenzata dal Nord in quanto nel Centro e nel Sud i costi delle tasse sono quasi sempre inferiori a tale media.

La differenza appare ancor più evidente tra Nord e Sud, dove il divario, per quanto concerne la prima fascia, raggiunge il 25,27%, e sale fino all’88,87% quando si prende in considerazione la fascia contributiva più alta.

L’università più cara (prendendo in considerazione la prima fascia) è l’Università degli studi di Parma con una retta di 865,52 euro annui per le facoltà scientifiche e di 740 euro per quelle umanistiche, pari al 71% in più rispetto alla media nazionale.

Al secondo posto si trova invece l’Università degli studi di Milano (con una retta annuale di 685 euro per le facoltà umanistiche e 789 euro per le facoltà scientifiche).

In termini generali, invece, sono gli atenei del Sud ad applicare tasse più basse, con l’Università Aldo Moro di Bari in testa alle università che costano meno (sempre considerando la prima fascia), anche se bisogna sottolineare che parte dell’importo della retta è dovuta al merito: una votazione media bassa o un basso numero di crediti conseguiti, quindi, si traduce in un aumento delle tasse.

Al secondo posto tra le università meno costose si piazza la Alma Mater di Bologna che considera come fascia base quella che arriva a circa 20.000 euro, soglia al di sotto della quale gli studenti pagano il 55% in meno rispetto alla media nazionale.

La distinzione tra facoltà scientifiche e facoltà umanistiche non è attiva in tutte le università, comunque generalmente le facoltà scientifiche hanno un costo maggiore dell’8% nella maggior parte delle fasce.