L’Aquila, torna l’allarme terremoto. Il geologo Giuliani su Facebook: “Possibili nuove scosse”

sismografoAltri forti terremoti potrebbero verificarsi nella zona dell’Aquila a breve: lo ha rivelato sulla sua pagina Facebook il tecnico Giampaolo Giuliani segnalando un’allerta in merito all’attività sismica nel distretto dei Monti Reatini con possibilità di altre scosse superiori a magnitudo 3.

Una preoccupazione condivisa dalla comunità dei geologi molti dei quali, tuttavia, si dicono scettici nei confronti delle previsioni basate sul radon che hanno reso celebre Giuliani. Attraverso la sua pagina personale Giuliani ritiene ”doveroso allertare le popolazioni residenti nei territori interessati e limitrofi” in ragione del fatto che dal primo gennaio di quest’anno ad oggi si sono prodotti 1940 terremoti con epicentro nel raggio di 30 km intorno a Montereale (L’Aquila). Giuliani parla di ”un livello di Radon che si pone in soglia di evento sotto il 3.5 di magnitudo locale circa”.

C’è necessità di un monitoraggio costante (anche in ragione dell’evoluzione del terremoto del 1703) per il geologo dell’università dell’Aquila, Gianluca Ferrini, il quale si dice, tuttavia, del tutto perplesso nei confronti del metodo di rilevazione usato da Giuliani: ”La misurazione dei livelli di radon in superficie non ha senso in quanto sono tanti i fattori atmosferici, dalla pressione al vento, che possono alterare i risultati. Per questo non possiamo certo considerare come attendibili le valutazioni di Giuliani”. Il geologo sarà tra i relatori di un convegno dedicato proprio alla possibilità di prevedere terremoti, in programma all’Aquila.

Nel frattempo s è tenuta nelle prefettura dell’Aquila una riunione con i sindaci dei comuni che potrebbero essere interessati dal fenomeno sismico. Il primo cittadino di Cagnano Amiterno, Donato Circi, ha raccontato i contenuti dell’incontro: ”Il prefetto ha dimostrato un interessamento molto serio per la situazione che si è creata nell’Alta Valle dell’Aterno. C’è stato l’impegno molto cosciente da parte della dottoressa Iurato che sta valutando le proposte che le abbiamo prospettato alle quali risponderà entro 24-48 ore”.

I sindaci hanno chiesto al prefetto che nelle zone dove, dopo il 6 aprile, erano state installate le tendopoli, vengano montati dei container visto che, come ha sottolineato lo stesso sindaco Circi, ”dentro le case la gente ha timore di stare. Indubbiamente c’è molta paura e tanta preoccupazione e queste sono azioni preventive dal momento che i terremoti non possono essere previsti e nessuno può sapere che cosa succederà”. Circi comunque ha sottolineato che non bisogna creare allarmismi e che comunque i sindaci attenderanno la decisione del prefetto che verrà comunicata in una riunione da convocare nel giro di 24-48 ore.

Il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, ha disposto la chiusura temporanea, da stasera e fino alle ore 6 del 3 settembre, del centro storico dell’Aquila e delle frazioni, comprese le zone parzialmente riaperte al transito pedonale.

La relativa ordinanza è stato assunta in relazione all’incremento dello sciame sismico registrato nelle ultime ore e vale anche per i dipendenti delle ditte impegnate nelle opere di messa in sicurezza attualmente in atto nel centro storico. Sono state anche bloccate le attività didattiche fino al 5 settembre, con la riapertura il giorno 6, per gli asili nido, comunali e privati.

L’ordinanza fa riferimento alla circostanza che ”è in atto un incremento di fenomeni sismici che, pur se con epicentri in territori limitrofi al Comune dell’Aquila, possono determinare situazioni di rischio per la pubblica incolumità”. Si è ritenuto pertanto di dover ”adottare provvedimenti in via cautelare, preventiva e temporanea, finalizzati alla tutela della stessa”.

Per Alberto Michelini, funzionario di sala sismica e ricercatore dell’Istituto nazionale di geologia e vulcanologia (Ingv), “lo sciame vicino Montereale ha ripreso la sua attività grosso modo verso la fine di luglio. C’è stato qualche evento intorno a magnitudo 2.8, poi il 13 agosto intorno a 2.5-2.6 quindi oggi 3.4 alle 5 del mattino, 3.6 alle 9:12 e 3.3 alle 14:00”. Un aumento di sismicità, quindi, ”ma il punto essenziale è – riferisce Michelini – che non dobbiamo pensare a predire i terremoti ma a sopportare i terremoti”.

”Abbiamo una mappa della pericolosità sismica tra le migliori del mondo sviluppata – aggiunge Michelini – grazie ai cataloghi storici dettagliati di cui siamo a disposizione”. Allora, dice l’esperto, ”i cittadini devono essere consapevoli e allertati. Occorrerebbe fare – propone Michelini – come per le campagne di prevenzione per la salute: hai controllato in che zona sismica vivi? Hai fatto controllare la tua casa, la scuola e via dicendo”. Questo perché, continua,”forse non saremo mai capaci di prevenire i terremoti”. ”Dai terremoti – conclude Michelini – ci si può difendere conoscendo il rischio e costruendo bene”.

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