Parroco riscrive “Biancaneve”: il cattivo è un potente uomo basso che prende viagra

Pubblicato il 19 Gennaio 2011 - 13:29 OLTRE 6 MESI FA

Assicura che la sua intenzione ”è di far riflettere la gente”, ma la decisione di don Franco Scarmoncin, parroco di Mandriola, una frazione di Albignasego (Padova), di pubblicare nel bollettino della chiesa una sorta di rilettura della fiaba di Biancaneve con protagonista un uomo che ”finge di essere più alto” di quello che è perchè ”tutti inchinino la testa” e che ingerisce viagra non è passata inosservata. Il Mattino di Padova, che se ne è occupato, ha chiesto al sacerdote se si trattasse di un riferimento al premier.

”Non è una presa di posizione ideologica contro Berlusconi – ha detto don Franco -: può circondarsi di ragazzine e fare quello che vuole. Certo è che sta demolendo i valori della politica e della giustizia”. Se qualcuno vuole vedere il premier nella fiaba ”lo veda – ha aggiunto oggi don Franco all’Ansa – Ma non ho pensato alla vicenda Ruby. Sono 25 anni che nei miei bollettini muovo anche critiche al governo”.

Nella fiaba di Biancaneve ‘riletta’ dal sacerdote la regina cattiva è un uomo che controlla informazione, pubblicità ”e lo fa per le sue industrie e attività”, elargisce regali e possiede case editrici, banche, compagnie di assicurazione, case in ogni angolo del mondo; un uomo che ”fa schioccare le dita, e qualcuno gli porta, oltre alla colazione o all’aperitivo, anche uno stuolo di donne e ragazzette”.

Nello scritto, don Franco immagina che lo specchio di fronte alla classica domanda ”chi è la più bella del reame” abbia un sussulto ”di dignità e orgoglio” e parli di una Biancaneve ma anche metta di fronte ‘la regina’ a ciò che è”. La critica, spiega il prete, si allarga alle gerarchie religiose, visto che ”si è arrivati a contestualizzare la bestemmia”.

”Quello che io critico – ha aggiunto – e che chi sta al potere rischia di abusare del suo potere. Oggi può essere Berlusconi domani un altro. Anche i preti pedofili sono una conseguenza di questo abuso. Il potere guasta le persone”.