Inghilterra: il Governo vuole sapere ogni tuo click

Big brother is watching you. Ma non solo. Big brother legge il messaggino che mandi alla tua ragazza, ascolta la chiamata con tua madre, sbircia i tuoi acquisti su Ebay. Non è ancora così, ma lo sarà tra breve, forse, quando una controversa iniziativa del Governo Inglese andrà a buon fine. C’è da dire che i tempi sono troppo stretti perché la legge in questione passi nell’attuale legislatura. In ogni caso, gli organi competenti non nascondono la propria volontà ad andare avanti nell’iter legislativo.

Secondo il nuovo statuto, le compagnie di telecomunicazione e di servizi su Internet saranno tenute per legge a registrare ogni comunicazione dei clienti. Dovranno anche rivelare chi stava chiamando chi, quando, dove e quale sito stava visitando. 635 organi pubblici avranno accesso a informazioni confidenziali. Tra questi la polizia, le amministrazioni comunali, la Guardia di Finanza, il servizio ambulatorio, i vigili del fuoco e perfino direttori di prigioni. Queste istituzioni non dovranno nemmeno richiedere l’autorizzazione di un magistrato per avere accessi alle informazioni personali; basterà la semplice approvazione di un ufficiale di polizia.

La proposta si innesta su un processo già avviato. Una legge varata per combattere il terrorismo ha già da tempo permesso al governo di avvalersi massicciamente delle informazioni stoccate nei database delle compagnie private. Tuttavia le grandi imprese sono solite conservare esclusivamente dati pre-selezionati di clienti e solo per un periodo di qualche mese. Con le nuove regole, le aziende saranno obbligate a registrare i dati in loro possesso per un tempo più lungo e anche ad includere i dettagli di ogni visita nel sito (effettivamente ogni click). Ovviamente i costi dovuti a questa pratica saranno in parte rimborsati dal governo con denaro pubblico.

L’intreccio perverso fra l’ambizione spionistica dello stato e le capacità di intrusione delle moderne tecniche private è un motivo di grande preoccupazione per la società odierna e non può non allertarci. Eppure non è questo quello che più spaventa. Ciò che inquieta è la facilità con cui numerose persone (poliziotti, magistrati, vigili del fuoco …) potranno un giorno accedere a dati privati di comuni e ignari cittadini. Come dopo l’avvento dei reality il confine tra dominio pubblico e sfera privata sarà sfumato, ma, questa volta, in maniera pericolosa. Il piano inclinato di questa società comincia da un Grande Fratello televisivo e finisce in un vero Grande Fratello.

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