E’ iniziata la stagione dell’influenza, delle infezioni respiratorie (oltre a quelle del Covid). Quali sono i sintomi piĆ¹ comuni? E’ possibile distinguerli? Quali sono le indicazioni per bambini e adolescenti? 3 domande al professore ordinario di pediatria.
RISPONDE Gianluigi MARSEGLIA, Professore Ordinario di Pediatria Direttore Clinica Pediatrica e Scuola di Specializzazione in Pediatria UniversitĆ degli Studi di Pavia, Pavia.
Influenza, Covid e infezioni respiratorie per bambini e adolescenti
1. Questāanno, considerando la circolazione sia del virus dellāinfluenza sia del COVID 19, oltre agli altri virus respiratori esistono sintomi caratteristici che possono suggerire che sia in causa uno o lāaltro virus?
Purtroppo no. I sintomi che questi virus determinano sono comuni a tutti: tosse persistente, febbre, malessere e stanchezza generale, mal di testa, dolori muscolari diffusi e naso chiuso. Solo lāesecuzione del tampone puĆ² dare un nome al virus che ha causato lāinfezione respiratoria. Suggerisco sempre di rimanere a riposo rispettando le misure di sicurezza che abbiamo imparato in questi anni. E corretto lāuso di farmaci antiperitici-antinfiammatori per modulare la febbre e ridurre i sintomi generali. Una buona notizia per gli adolescenti che hanno fretta di guarire. Un recente studio su un antiinfiammatorio a base di ketoprofene sale di lisina, ha confermato unāazione piĆ¹ rapida, accogliendo di buon grado le aspettative dei ragazzi.
2. I sintomi come mal di gola, febbre tosse incidono sulla quotidianitĆ degli adolescenti, cosa cercano nella risposta terapeutica?
La risposta ĆØ facile: la risoluzione piĆ¹ rapida possibile dei sintomi. A differenza del bambino e dell’adulto che possono essere piĆ¹ tolleranti, lāadolescente non lo ĆØ: se ha mal di testa gli deve passare immediatamente, la tosse limita le sue relazioni? Deve risolversi subito. Un concetto del ātutto e subitoā che perĆ² in medicina non ĆØ cosƬ automatico: a volte bisogna aspettare che la sintomatologia si risolva, perchĆ© la malattia deve fare un certo decorso. Quindi i giovani cercano la rapiditĆ , vogliono stare subito meglio e vogliono una terapia che duri poco. Non reggono una terapia prolungata e fastidiosa. Proprio per questo motivo abbiamo provato a proporre una terapia rapida, con un farmaco rapido, di facile somministrazione, perchĆ© si scioglie in bocca e ha unāottima palatabilitĆ , con unāelevata rapiditĆ d’azione.
Abbiamo valutato il farmaco sui sintomi principali delle infezioni delle alte vie respiratorie. Se la terapia non funziona subito il teenager te lo dice in modo diretto. Gli aspetti piĆ¹ interessanti emersi dal recente studio sono la rapiditĆ con cui il farmaco agisce su tutti i sintomi valutati e la tollerabilitĆ . Ć stata osservata una risoluzione dei sintomi in tempi brevissimi, a conferma della rapiditĆ del farmaco, caratterizzato da una rapidissima diffusibilitĆ rispetto ad altri antinfiammatori non steroidei. Inoltre, abbiamo ottenuto dei risultati veramente importanti in termini di compliance e di tollerabilitĆ , perchĆ© nessun paziente ha interrotto la terapia e nessuno ha avuto alcuno degli effetti collaterali valutati. Un altro aspetto da sottolineare ĆØ la rapiditĆ con cui il farmaco agisce sulla tosse, riconducibile allāattivitĆ antinfiammatoria di ketoprofene sale di lisina sulla mucosa a ulteriore sostegno del potentissimo effetto antinfiammatorio di questo farmaco.
3. Lāadolescente ĆØ un paziente particolare: i genitori monitorano, ma i ragazzi tendono ad essere piĆ¹ autonomi. Cosa significa questo in termini di aderenza alle terapie?
LāetĆ adolescenziale ĆØ una fase molto complessa: i ragazzi cominciano a essere indipendenti, vanno a scuola, vogliono gestirsi da soli. Di conseguenza lāadolescente tende a sfuggire alla somministrazione delle terapie da parte del caregiver, vale a dire del punto di riferimento allāinterno della famiglia. CiĆ² significa che la gestione delle patologie deve necessariamente prevedere una collaborazione da parte del giovane. Uno dei requisiti necessari per ottenere questa collaborazione ĆØ rappresentato dal fatto che le terapie proposte siano facili, accettabili, comode, con pochi effetti collaterali e con elevata rapiditĆ d’azione. Se si prescrivono terapie complesse, piuttosto che dei farmaci con un cattivo sapore si rischia di compromettere la compliance. Dāaltra parte, i pediatri di libera scelta hanno unāarma in piĆ¹: il fatto che cāĆØ una conoscenza dallāetĆ infantile del paziente e un rapporto di fiducia costruito negli anni ĆØ fondamentale quando si devono prescrivere le terapie a un ragazzo di questa etĆ che vuole dire la sua, che vuole iniziare a decidere per conto proprio.