Side projects da leccarsi i baffi: Liquid Tension Experiment, Fever Ray, Hot Tuna... Blitz Quotidiano
Quando si parla di side-projects, o progetti paralleli, si fa spesso una grande confusione. Io credo sia molto normale, perché effettivamente la categoria dei progetti paralleli è piuttosto vaga e a volte, mi pare, male interpretata. In questo articolo vi accompagnerò in un viaggio, necessariamente molto parziale, nel mondo dei progetti paralleli, alla scoperta di alcuni side-projects da leccarsi i baffi! Generalmente, si tende a identificare un artista con la band con la quale ha raggiunto il maggior successo. Ma la storia della musica ci insegna che ogni artista possiede diverse sfaccettature e che le collaborazioni sono spesso accolte con entusiasmo. Così, capita che un componente di una band, o ancora meglio l’intera band, avvii un side project parallelamente all’attività della band principale. In molti casi, questi progetti paralleli arrivano anche ad avere un successo paragonabile a quello della prima band, o addirittura maggiore.
Spesso, i side project nascono durante periodi di pausa delle band principali, a volte anche durante brevi pause fra un tour e una registrazione. Ma cominciamo a delimitare il campo, perché la definizione di side project è piuttosto ambigua e capita che venga fraintesa. Innanzitutto, perché si possa parlare di un progetto parallelo è necessario, direi, che la band principale sia ancora in attività. Quindi, ad esempio, i Velvet Revolver, che sono stati definiti a volte come un side project dei Guns’n’Roses, non rientrano nei limiti di questo articolo, perché sono stati fondati da Scott Weiland e dai membri dei Guns’n’Roses solo dopo che erano usciti dai rispettivi gruppi.
Anche i Porno for Pyros sono difficilmente considerabili un side project dei Jane’s Addiction, che erano sciolti nel momento in cui è stato avviato il gruppo. C’è poi il caso delle carriere soliste, che qualche volta iniziano parallelamente alla vita della band che ha reso famoso un determinato artista. Una delle spinte a creare i side projects è indubbiamente la possibilità di sperimentare soluzioni musicali diverse rispetto a quelle della band principale. Ma il confine tra carriera solista e progetto parallelo è piuttosto sottile: nel 2023, Dave Matthews ha pubblicato il suo unico, per ora, album solista, Some Devil. Il sound non si allontana molto da quello della band e alcuni componenti della Dave Matthews Band sono coinvolti nella realizzazione dell’album, perciò la pubblicazione viene frequentemente attribuita a tutta la band. La definizione di side project si sovrappone spesso anche a quella di supergruppo.
Quando musicisti famosi si incontrano e decidono di far partire insieme un progetto, ne viene fuori un supergruppo, che per ciascuno dei componenti potrebbe essere un side project, ma che in realtà ha una vita propria, indipendente da una singola band. Si tratta di una situazione particolarmente frequente nella scena grunge, dai Temple of the Dog ai Mad Season agli Eagles of Death Metal, per citare solo qualche nome. Quello dei supergruppi è un fenomeno talmente ampio da meritare probabilmente un articolo a sé, per cui non li troverete qui. Infine, troverete citati qui solo alcuni casi di side project che coinvolgono un singolo componente della band principale, solo quelli in cui l’artista in questione è una figura determinante nell’identità della band.
Menzioni speciali
I side project nella scena musicale dagli anni Settanta ad oggi sono talmente tanti che non è possibile parlare di tutti in questa sede. Ma forse vale la pena ricordare che quel fenomeno mondiale che va sotto il nome di Gorillaz è in realtà nato come side project di Damon Albarn dei Blur, in collaborazione con il fumettista Jamie Hewlett. Un altro side project recente in ambito pop è quello avviato da Thom Yorke e Jonny Greenwood dei Radiohead, insieme al batterista Tom Skinner: gli Smile hanno esordito nel 2022 con l’album A Light for Attracting Attention. Tra i side project storici, spiccano alcuni nomi provenienti direttamente dagli anni Ottanta. I Tom Tom Club nacquero proprio nel 1980 come progetto parallelo di Tina Weymouth e del marito Chris Franz, bassista e batterista dei Talking Heads.
Mike and the Mechanics sono invece un gruppo pop nato nel 1985 per volontà di Mike Rutherford, chitarrista e bassista dei Genesis. I Brand X, progetto in cui partecipava Phil Collins, non sono invece da considerarsi un side project dei Genesis, perché Collins non era tra i fondatori della band. Un caso particolare è quello dei Silver Mt Zion, side project dei Godspeed You! Black Emperor: qui è coinvolta tutta la band, ma onestamente è difficile percepire la differenza musicale tra i due progetti. Ma vi avevo promesso side projects da leccarsi i baffi, e allora cominciamo ad entrare nel vivo. Nel 1990 viene pubblicato l’album Hindu Love Gods da parte dell’omonimo progetto, che vede inclusi tutti i R.E.M. al completo, tranne il cantante Michael Stipe. Al suo posto troviamo Warren Zevon, cantautore americano dai testi molto taglienti. In questo progetto, la band si cimenta con grandi classici del blues accanto a un brano di Woody Guthrie e uno di Prince.
Alcuni musicisti sono stati particolarmente attivi nell’avviare progetti paralleli e collaborazioni. Tra questi, Mike Patton, cantante dei Faith No More, è indubbiamente uno dei più attivi. Ma mentre i suoi Mr Bungle erano stati fondati prima dei Faith No More e i Tomahawk sono da considerarsi un supergruppo formato dopo lo scioglimento della sua band principale, i Fantomas sono a tutti gli effetti un side project. I Fantomas offrono infatti uno spazio creativo e di sperimentazione impossibile all’interno dei progetti principali dei componenti della band. Tra le varie loro produzioni, vi consiglio The Director’s Cut, album in cui i Fantomas reinterpretano in chiave sperimentale, imprevedibile, giocosa e addirittura stramba temi famosi di film horror e serie televisive.
Altro personaggio piuttosto prodigo nella creazione di progetti alternativi è Nikki Sixx, bassista dei Motley Crue, che parallelamente alla band principale ha creato i 58, ma soprattutto i Sixx:A.M. Il loro album di esordio è The Heroin Diaries Soundtrack, del 2007: il titolo fa intendere che si tratti di una sorta di colonna sonora all’autobiografia di Nikki Sixx, intitolata appunto The Heroin Diaries. Anche i Green Day si sono dati da fare nella creazione di progetti paralleli. L’intera band, mascherata e sotto falsi nomi, ha infatti dato vita nel 2003 ai Network e nel 2007 ai Foxboro Hot Tubs, che esordiscono con l’album Stop Drop and Roll!!! Lo stile dei Foxboro Hot Tubs è più vicino a quello di una garage band che al tipico sound dei Green Day. In ambito psichedelico, è certamente da segnalare il progetto Nodens Ictus, side project della mente degli Ozric Tentacles Ed Wynne, originariamente accompagnato da Joie Hinton, ma oggi invece insieme a Silas Neptune Wynne. Si tratta sostanzialmente degli Ozric Tentacles senza chitarra, basso e batteria, sostituiti da molta elettronica. Ad oggi i Nodens Ictus hanno prodotto quattro album ufficiali.
Un caso degno di nota è quello degli Astralasia, nati come side project di musica elettronica del gruppo psichedelico Magic Mushroom Band e cresciuti poi al punto da diventare il progetto principale dei componenti della band. Infine, tra i numerosi progetti paralleli avviati da Daevid Allen dei Gong, mi piace ricordare gli University of Errors, band nata con l’intento principale di riproporre i brani contenuti in Jet Propelled Photograph dei Soft Machine. Ma ora passiamo alle band che ho scelto per voi nella categoria side project da leccarsi i baffi!
Liquid Tension Experiment, Liquid Tension Experiment 3
Formati da Mike Portnoy, John Petrucci e Jordan Rudess dei Dream Theater, con la collaborazione di Tony Levin al basso, i Liquid Tension Experiment nascono nel 1997 come side project voluto dal batterista Mike Portnoy. Dopo i primi due album Liquid Tension Experiment del 1997 e Liquid Tension Experiment 2 del 1998, la band ha avuto una sosta lunga ben 22 anni. Si sono riuniti dopo il lockdown per produrre Liquid Tension Experiment 3 nel 2021. La caratteristica principale della band è di costruire brani strumentali virtuosistici e dalle strutture articolate, con sonorità vicine all’ambito metal, come è tipico dei Dream Theater, ma con passaggi che includono escursioni in ambiti modali poco utilizzati nel metal. Il primo singolo estratto dal terzo album è The Passage of Time.
Puscifer, Money Shot
I Puscifer nascono nel 2006 come progetto parallelo di Maynard James Keenan, cantante dei Tool e degli A Perfect Circle, anch’essi in qualche misura un side project dei Tool. Inizialmente si trattava di un progetto solista con lo scopo di ritagliarsi spazi creativi. Ma in breve tempo i Puscifer divennero una vera e propria band, con l’inclusione della cantante inglese Carina Round e di Mat Mitchell, oltre alla partecipazione di diversi altri musicisti a colmare gli altri ruoli negli album e nei live. Money Shot, pubblicato nel 2015, è il loro terzo album in studio, da cui ho estratto Grand Canyon.
Fever Ray, Fever Ray
Cambiamo completamente ambito musicale, per andare a scoprire il side project della band pop elettronica svedese The Knife. Il gruppo è composto dalla cantante Karin Elisabeth Drejjer Andersson insieme al fratello Olof. Fever Ray è lo pseudonimo scelto dalla cantante per il suo side-project, con il quale esordisce nel 2009 con un album dal titolo, appunto, Fever Ray. La traccia di apertura, If I Had a Heart, è stata utilizzata anche come sigla della serie televisiva Vikings.
Grinderman, Grinderman
Grinderman è il side project creato da Nick Cave insieme a Warren Ellis, con cui poi registrerà molte colonne sonore. Soprannominati “Mini Seeds”, con riferimento ai Bad Seeds che storicamente accompagnano Nick Cave, i Grinderman hanno esordito nel 2007 con l’album Grinderman, seguito nel 2010 da Grinderman 2. Nel video, la band esegue dal vivo in uno studio televisivo Pussy Blues, traccia estratta dal primo album.
The Breeders, All Nerve
Nati nel 1989 dalla collaborazione fra Kim Deal e Tanya Donnelly, i Breeders sono inizialmente un side project dei loro rispettivi gruppi: i Pixies, in cui Deal era bassista, e i Throwing Muses, band che Donnelly aveva fondato insieme alla sorellastra Kristin Hersh. Dal 1993, dopo lo scioglimento momentaneo dei Pixies, diventano la band principale di Kim Deal. Ben presto, Tanya Donnelly esce invece dal gruppo per dedicarsi a tempo pieno al suo nuovo progetto Belly, mentre nei Breeders Kelly Deal, sorella gemella di Kim, prende sempre più spazio. È interessante notare che anche i Breeders hanno avuto un side project: The Amps erano una band guidata dalla stessa Kim Deal durante un periodo di pausa dei Breeders. All Nerve è il quinto album dei Breeders, uscito nel 2018, dieci anni dopo il precedente Mountain Battles. Spacewoman è la quinta traccia dell’album.
Gov’t Mule, Heavy Loaded Blues
Warren Haynes e Allen Woody sono i fondatori dei Gov’t Mule, una band che si è decisamente fatta un nome nell’ambito del blues rock. Haynes e Woody erano stati reclutati nella Allman Brothers Band nel 1989, anno di rifondazione degli Allman Brothers. Entrambi appassionati dei power trio, formarono i Gov’t Mule nelle pause dalla band principale nel 1994. Dal 1997 i Gov’t Mule sono diventati il loro progetto principale e la band si è allargata a comprendere anche le tastiere. Fa un po’ impressione pensare che un gruppo famoso come i Gov’t Mule possa essere nato come side project! Eppure la storia a volte ci può sorprendere. Dalla metà degli anni Novanta, la band porta avanti un lungo discorso artistico in cui il blues rock incontra lo stile di jam band tipico del southern rock americano. Dopo nove album in studio, oltre a molti EP e live, nel 2021 pubblicano Heavy Loaded Blues, che include questa Snatch It Back and Hold It.
Hot Tuna, Burgers
Gli Hot Tuna sono un side project dei Jefferson Airplane, creato da Jorma Kaukonen e Jack Casady nel 1969, in un periodo in cui i Jefferson erano in pausa, in attesa che la cantante Grace Slick si riprendesse da un’operazione alla gola. Il loro album di esordio Burgers è uscito nel 1972, seguito poi da numerosi altri album in studio e live. Gli Hot Tuna sono ancora attivi, prevalentemente come duo chitarra e basso. Il lato B del vinile di Burgers si apriva con Keep On Truckin’, brano scritto da Bob Carleton, pianista di St Louis particolarmente popolare negli anni Venti. Nel video, gli Hot Tuna eseguono il brano dal vivo nel 1973, con Papa John Creach al violino e Sammy Piazza alla batteria.
ProjeKct X, Heaven and Earth
Qui parliamo di un progetto che è una vera e propria costola dei King Crimson, nata dall’abitudine della band di registrare materiale improvvisato durante le incisioni degli album. Tra il 1997 e il 1999 escono così ProjeKct One, Two e Three. Nel 2000, i ProjeKct X, formati da Adrian Belew, Robert Fripp, Trey Gunn e Pat Mastelotto, incidono Heaven and Earth, improvvisando durante le sessioni di registrazione per l’album The Construkction of Light dei King Crimson. La presenza di campionamenti e batterie elettroniche ha portato alcuni a definire il progetto elettronica. Ma allo stesso tempo, la natura fuori dagli schemi lo ha fatto vedere ad altri come rock sperimentale, mentre altri, nel tentativo di etichettarlo, hanno messo l’accento sul fatto che le tracce sono realizzate interamente a partire da improvvisazioni libere: il termine free improvisation in inglese indica in realtà una certa scena musicale improvvisativa, particolarmente vivace in Europa, che basa il proprio lavoro su un’improvvisazione libera da schemi, strutture, armonie e costruzioni melodiche a priori. Le prime due tracce di Heaven and Earth sono The Business of Pleasure e Hat in the Middle, proposte in sequenza nel video.
Blackfield, Blackfield
I Blackfield nascono nel 2004 dalla collaborazione tra Steven Wilson dei Porcupine Tree e Aviv Geffen. Diversi musicisti dei Porcupine Tree hanno partecipato alla realizzazione dei primi album, da Chris Maitland a Gavin Harrison a Richard Barbieri: credo quindi si possa parlare a tutti gli effetti di side project. Ad oggi i Blackfield hanno prodotto sei album in studio. L’album di esordio, Blackfield, è uscito nel 2004 e si chiudeva con questa Hello.
Audioslave, Audioslave
Per concludere, vi propongo l’album di esordio di una delle band più importanti nella scena rock del 2000, nata però come semplice side project. Gli Audioslave si formano infatti nel 2001 per dare forma alla collaborazione tra i Rage Against the Machine, praticamente tutti coinvolti nel progetto a parte il cantante Zack de la Rocha, e Chris Cornell, voce dei Soundgarden. La band nasce durante un periodo di pausa dei Rage Against the Machine, che sono un raro quanto prezioso caso di gruppo esplicitamente anti-capitalista che è riuscito ad avere successo negli Stati Uniti, fondendo rock al fulmicotone con il rap. Negli Audioslave l’aspetto politico è meno presente, ma indubbiamente si tratta di un gruppo che ha contribuito a tenere alto il nome del rock con i suoi tre album. La seconda traccia dell’album di esordio Audioslave, pubblicato nel 2002, è Show Me How to Live.
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