Usa: marcia su Washington per diritto a portare armi e condannare Obama ”socialista”

Pubblicato il 20 Aprile 2010 - 12:34| Aggiornato il 21 Aprile 2010 OLTRE 6 MESI FA

Centinaia di americani armati fino ai denti hanno manifestato in Virginia per ribadire alle orecchie del Congresso che il secondo emendamento alla costituzione americana sancisce il ”diritto dei cittadini a portare armi”.

Altri manifestanti hanno attraversato il fiume Potomac ed hanno inscenato un altra manifestazione davanti al Washington monument, ma questa volta disarmati perchè nel District of Columbia – dove si trova la capitale – le armi sono severamente bandite.

I manifestanti, giovanotti atletici e muscolosi, padri di famiglia con al seguito mogli e bambini, anziani, sono terrorizzati dall’idea che il secondo emendamento – che consente in molti stati di acquisare ogni tipo di arma con estrema facilità – venga in qualche modo ristretto dall’amministrazione di Barack Obama, che ha vagamente accennato ad un provvedimento del genere durante la campagna elettorale presidenziale. Ma Obama sa benissimo che in Congresso non ci sono i voti per un simile provvedimento.

Molti dimostranti recavano adesivi arancione con le scritte ”Le armi salvano le vite” o ancora ”Le armi non uccidono la gente, la gente uccide la gente”. Ma oltre che a tutela del secondo emendamento, i manifestanti hanno amnifestato contro le voci che sia in atto un complotto per stabilire un ”Nuovo Ordine Mondiale” in cui ai cittadini verranno tolte le armi.