
Allenatore squalificato in A: la verità (Pixabay) - Blitzquotidiano.it
Le immagini video possono costare caro all’allenatore di Serie A: squalifica possibile? Ecco tutto quello che può succedere
Le immagini sono evidenti. La protesta dell’allenatore e la richiesta non è passata inosservata ed è diventata virale: ma può portare alla squalifica del tecnico?
Minuti finali del derby di coppa Italia tra Inter e Milan: i rossoneri hanno appena realizzato il 3-0 con Reijnders, il tempo per provare a rimontare non c’è ed ecco che Inzaghi si rivolge in maniera dura al quarto uomo. Le immagini televisive sono chiare: l’allenatore si rivolge in tono molto acceso e chiede che non venga dato il recupero.
“Non mi prendere per il c**o, non voglio il recupero – la dura frase rivolta da Inzaghi al quarto uomo -. Non darmi il recupero“. Una richiesta che è stata accolta dall’arbitro che, infatti, ha fischiato la fine delle ostilità appena scoccato il novantesimo minuti di gioco. Le immagini di Inzaghi che si rivolge in modo molto duro al quarto uomo sono diventate virali e hanno sollevato anche polemiche e qualcuno ha parlato di possibili provvedimenti disciplinari. Ma cosa dice il regolamento?
Inzaghi a rischio squalifica? Ecco cosa dice il regolamento
In realtà nel regolamento non c’è nessun riferimento al caso specifico. Tocca, infatti, all’arbitro decidere se e quanti minuti di recupero far recuperare: nessuna norma specifica, dunque, con la consuetudine di fischiare la fine senza recupero quando ormai il risultato è acquisito.

Proprio ciò che è successo durante Inter-Milan con Doveri che ha decretato la fine del derby senza assegnare il recupero, proprio come richiesta di Inzaghi. Una richiesta che ha sollevato polemiche, anche perché l’allenatore dell’Inter è già nel mirino dei tifosi avversari per il suo ‘passeggiare’ fuori dall’area tecnica anche di molti metri. Lo ha fatto anche nel derby ed è stato redarguito dal direttore di gara: “Ma dove va?” la frase di Doveri ad Inzaghi che non ha potuto fare altro che ammettere di aver esagerato e rientrare (ma soltanto per poco) all’interno dell’area tecnica.
Un’abitudine per l’allenatore piacentino sul quale spesso gli arbitri non possono fare altro che sorvolare, anche perché non sono pochi i tecnici che compiono la stessa infrazione. Ad ogni modo, per la questione derby il capitolo è chiuso: nessun regolamento infranto, nessuna squalifica e la testa alla Roma e al Barcellona, due partite decisive per la stagione dell’Inter tra scudetto e Champions League.