Arbitro bestemmiatore, il Foggia non si placa: “Radiatelo”. E il caso finisce in Federcalcio

Pubblicato il 5 Aprile 2011 - 19:49 OLTRE 6 MESI FA

Zdenek Zeman (foto LaPresse)

ROMA – Si muove la procura della Federcalcio per la denuncia del Foggia, che accusa l’arbitro del recupero di Lega Pro col Siracusa, Gianluca Barbiero, di aver insultato ripetutamente i suoi giocatori in campo e di aver anche bestemmiato.

L’ufficio guidato da Stefano Palazzi attende il rapporto del suo delegato, poi sicuramente effettuerà approfondimenti sulla vicenda, con l’apertura di un fascicolo.

Il Foggia, in ogni caso, dà l’impressione di voler arrivare fino in fondo. E dopo il durissimo comunicato del giorno successivo alla partita, martedì 5 aprile è tornato a chiedere la radiazione dell’arbitro attraverso il presidente Matteo Biancofiore: “L’arbitro è un uomo, puo’ sbagliare. Ma quando un arbitro fin dall’inizio della gara offende i nostri giocatori e li minaccia, allora non ci sto. Abbiamo chiesto e chiediamo con forza che sia radiato. Stiamo valutando tutte le opzioni per perseguire con ogni mezzo questo obiettivo”.

Durante  la gara col Siracusa, a detta dei giocatori rossoneri, di Biancofiore, e dello stesso Zdenek Zeman, il direttore di gara avrebbe tenuto un comportamento tutt’altro che corretto nei confronti dei giocatori foggiani ingiuriandoli e persino bestemmiando. E la rabbia nella società foggiana non s’è ancora sopita. ”Stiamo esaminando tutte le possibilità – ha detto Biancofiore – per evitare che accadano ancora certe cose nel calcio, in genere. Sulle questioni tecniche non sono mai entrato e non voglio farlo neppure ora. Se c’era un rigore a nostro favore che non è stato fischiato, non mi importa”.

L’invito rivolto dalla società due giorni fa al Presidente dell’Aia, Marcello Nicchi, al designatore della Lega Pro, Stefano Farina, al presidente federale, Giancarlo Abete, e al presidente della Lega Pro, Mario Macalli, era stato abbastanza esplicito: ”Tenete fuori dal calcio personaggi come l’arbitro di Siracusa-Foggia”. Dopo aver parlato di ”clamorosi torti” già subiti nel corso del campionato, nella nota si sottolinea che l’arbitro, oltre ad aver negato ”al Foggia un rigore netto” aveva ”intimidito continuamente i giocatori (ammonendone ben cinque) rivolgendo loro continue bestemmie ed ingiurie gratuite”.

”La regola vuole – aggiungeva la nota – che, se un calciatore bestemmia in campo, deve essere immediatamente allontanato dal terreno di gioco; allora e’ giusto che lo stesso metro di giudizio venga utilizzato nei confronti di chi e’ incaricato a far sì che ciò non avvenga”.