ROMA – ''Se si abolisse il gioco legale, ci sarebbe il trionfo della delinquenza, e questo permetterebbe alla criminalità di fare soldi ed espandersi in altri settori, come quelli della droga e la prostituzione, costringendo inoltre lo Stato a spendere ulteriori risorse per combattere la malavita''. Lo ha detto al Giornale, il presidente di Snai Giorgio Sandi, secondo cui ''il gioco ufficiale rappresenta uno degli elementi di contrasto alla delinquenza''.
''Noi operatori qualificati siamo colpiti dalla portata di questi giochi malavitosi che mettono a dura prova il mondo del pallone e di conseguenza il settore dei giochi'', rileva Sandi, che chiede ''sanzioni severe e forti pene pecuniarie'' da parte della giustizia ordinaria e di quella sportiva. ''Per chi manipola i risultati non deve esserci pietà''.