Calciomercato Milan, Mexes- Catapano e Boldrini: “Rosella Sensi lo ha offerto a Galliani, Unicredit ha detto no”

Pubblicato il 29 Dicembre 2010 - 08:50 OLTRE 6 MESI FA

Philippe Mexes

La “Gazzetta dello Sport”, a firma di A.Catapano e S.Boldrini, ha tracciato un quadro inquietante sulla situazione societaria e tecnica dell’AS Roma SPA. Ecco i dettagli.

C’è una società, la Roma, con i conti in caduta libera. C’è una banca, UniCredit, che sta accelerando la vendita della società per evitare guai peggiori e nel frattempo ha chiesto che la rosa venga sfoltita dei calciatori inutili, Baptista e Adriano in primis.

C’è una presidente a tempo, Rosella Sensi, sorda alle richieste della banca (tanto da aver blindato Adriano), che ha puntato sull’uomo sbagliato per portare soldi nelle casse del club. Il retroscena Il calciatore che la Sensi intende piazzare è il difensore francese Philippe Mexes, e vorrebbe farlo subito, perché dal 1˚ febbraio, col contratto in scadenza a giugno, il difensore è libero di firmare con altro club. La Sensi avrebbe già trovato l’acquirente, il Milan.

Diverse fonti, tutte attendibili, raccontano lo stesso retroscena: la Sensi avrebbe offerto Mexes all’amico Galliani, ad un prezzo di favore, e in cambio, il sostegno per conservare un ruolo importante nel calcio o nello sport italiano.

Il pasticcio Ora, se il retroscena è valido, si capisce pure l’arrabbiatura di UniCredit. La banca ha in corso trattative ben avviate per la cessione, ma i bilanci del club sono un ostacolo.

Per questo, aveva chiesto ai dirigenti romanisti di snellire la rosa, non con calciatori del calibro di Philippe Mexes, cui casomai andrebbe prima rinnovato il contratto per poterlo vendere meglio a luglio. Ma privandosi dei vari Doni, Cicinho, Baptista e Adriano. La Bestia da ieri è praticamente del Malaga, per due milioni e mezzo.

Per lui, dunque, missione compiuta e risparmio netto di dieci milioni. Anche la strada per riportare l’Imperatore in Brasile — al Corinthians — era stata trovata, pure con il benestare del ragazzo, che infatti dopo Roma-Bari aveva organizzato una festa per salutare i compagni. Poi, prima della partita col Milan, Rosella Sensi ha bloccato tutto, dichiarando il calciatore «incedibile» e rassicurandolo.

E Ranieri lo ha mandato in campo dal 1’ a San Siro, facendo un favore alla sua presidente, e magari strappando, in cambio, la possibilità di un rinnovo del contratto. Non a caso due giorni dopo, l’allenatore, durante una premiazione, ha detto: «Il contratto? Ho parlato con la Sensi, tutto a posto». Ritardi Mai protagonisti di questa storia potrebbero aver fatto i conti senza l’oste. UniCredit non molla. Da qualche giorno insiste perché Adriano resti in Brasile.

Il canale con il Corinthians è aperto e non a caso Roberto Carlos, terzino del club paulista, due giorni fa ha ammesso: «Adriano a Roma? Non sono sicuro, conosco un segreto…».

E ieri, guarda un po’, l’Imperatore è rimasto a Rio de Janeiro, bloccato da intoppi burocratici (ora lo aspettano per il 31). Ancora la storia del visto di espatrio del figlio minorenne. Magari è pure vera, ma, come diceva quello, a pensar male spesso ci si azzecca. Infine, siccome piove sempre sul bagnato, tornerà con due giorni di ritardo anche David Pizarro. Il cileno è stato tolto dal mercato dalla Roma e i due giorni di vacanza in più sarebbero concordati, ma sono un altro segnale del malumore del cileno, che ormai comunica con i dirigenti di Trigoria solo con gli sms e vorrebbe cambiare aria. Un altro caso aperto.