ROMA – Emergono nuovi particolari sulla vicenda legata al calcioscommesse. La rivelazione dal drammatico faccia a faccia tra Gervasoni e Almir Gegic. L’intervento sarebbe stato attuato attraverso il capitano della Lazio, Stefano Mauri. Il tutto, però, sarebbe saltato dopo l’esplosione dell’inchiesta di Cremona.
La clamorosa rivelazione è stata fatta qualche giorno fa da Carlo Gervasoni durante il confronto con Almir Gegic, il numero due degli Zingari, ed è contenuta nell’ordinanza con cui il giudice Guido Salvini per le indagini preliminari, ha disposto gli arresti domiciliari proprio per Gegic.
Secondo Salvini, Gegic avrebbe tenuto un comportamento processuale volto solo a nascondere le responsabilità dei suoi complici e della cupola di Singapore. Secondo il giudice, mentre Gegic avrebbe genericamente negato gli addebiti che gli vengono mossi, Gervasoni avrebbe portato circostanze molto precise in grado di confermare le tesi della procura.
“L’esito di tale confronto deve essere giudicato ampiamente sfavorevole per la posizione di Gegic in quanto – riporta Repubblica -, come emerge dal verbale riassuntivo costituito da ben 27 pagine, Gervasoni ha confermato e spesso sviluppato con ulteriori dettagli gli episodi che hanno visto coinvolto Gegic, in particolare quelli di maggior rilievo per le indagini quali i contatti con Mauri, Milanetto e Zamperini in relazione alla manipolazione delle partite di serie A e i contatti con il gruppo di Singapore. Nel corso di tutto il confronto Gegic, giocando per così dire ‘di rimessa’, si è limitato a negare le circostanze che man mano ascoltava, attribuendo in alcuni momenti a Gervasoni una sorta di volontà persecutoria nei suoi confronti che non trova tuttavia alcuna spiegazione e che è comunque smentita, sul piano obiettivo, dai numerosissimi riscontri che il racconto dello stesso Gervasoni ha trovato a seguito delle confessioni di numerosi altri indagati e dell’esame delle conversazioni e dei tabulati elettronici”, scrive Salvini riferendosi al faccia a faccia Gervasoni-Gegic.
Gervasoni è sceso nei dettagli per quanto riguarda la Lazio. Ad esempio Lazio-Genoa del maggio 2011 (terminata 4-2 per i biancocelesti, ndr) sarebbe stata organizzata “grazie all’aiuto del computer sistemato nella stanza di albergo del portiere Cassano” (circostanza, scrive il giudice che ha trovato riscontro nella telefonata notturna intercorsa alle 2.26 del 14 maggio 2011 tra Zamperini e l’utenza della moglie di Gegic pur avendo Gegic cercato di sostenere di non conoscere Zamperini). E l’esito di quell’affare fu talmente soddisfacente che Gegic chiese, “in un incontro con Gervasoni e Ilievsky avvenuto a Legnano dopo la riuscita della manipolazione di Lecce-Lazio (partita finale del campionato 2010-11, ndr), di poter intervenire anche sulle partite delle Coppe europee cui la Lazio avrebbe partecipato”.