Partite truccate, scommesse “dopate”: inchiesta su Bari-Livorno di Coppa Italia

Pubblicato il 18 Gennaio 2011 - 15:42 OLTRE 6 MESI FA

Nel referto dell’arbitro c’è scritto che Bari – Livorno è finita 4-1 per i pugliesi. Padroni di casa avanti e toscani fuori dalla Coppa Italia. La squadra di serie A che batte, in modo netto, la squadra di serie B. Tutto secondo copione.

Il problema è che la partita non è finita, al contrario rischia di essere appena agli inizi. Su quanto successo quel primo dicembre, infatti, complice un’esposto alla Procura di Bari, è partita un’inchiesta.  Il sospetto degli investigatori è che la partita sia stata aggiustata prima, solo una manciata di ore prima dell’inizio. Tutto perché i “fortunati” raggiunti dalla soffiata potessero andare all’agenzia più vicina e piazzare la scommessa giusta: sull’uno i meno informati, sull’over (ovvero una somma totale maggiore di tre gol) i più informati.

Le prove, indiziarie per ora, vengono proprio dai dati delle scommesse, tutti rigorosamente monitorati per evitare partite poco chiare. Quel mercoledì è successo che Ivan Babic, responsabile per il canale di Sky dedicato proprio alle scommesse, alle 12:30 inizia a notare che qualcosa non va. C’è un improvviso, e anomalo, boom di puntate sulla vittoria del Bari. Tutte nel pomeriggio, quasi tutte in Toscana, zona Livorno, in due agenzie dove di solito si scommette poco. Per dare un’idea, mentre una partita di questo tipo, di norma, accumula tra i 200 e i 300 mila euro di scommesse, Bari Livorno ne ha accumulate oltre 1,5 milioni. Cinque volte tanto, tutte nel pomeriggio.

Facile il sospetto (combine organizzata in extremis e puntate partite di gran carriera subito dopo), molto più difficile dimostrarlo in un’aula di Tribunale.  L’analisi dei flussi delle giocate resta in ogni caso l’arma migliore per combattere le combine: le agenzie segnalano alla Lega e partono gli esposti.

Quanto alle scommesse, la strategia dei gestori è sempre la stessa: di fronte a puntate anomale prima si abbassano le quote, poi si blocca la possibilità di giocare la partita sospetta come “evento singolo” e, come extrema ratio si toglie la gara dal palinsesto delle giocate.

Il punto, in ogni caso, non è solo Bari – Livorno. Si indaga anche su una partita di serie B, Albinoleffe – Piacenza. Finì con un 3-3 giudicato sospetto, a voler leggere tra le righe,  anche dall’allenatore dei bergamaschi Emiliano Mondonico. Qualche settimana dopo la gara, prima di un’altra partita, l’allenatore dell’Albinoleffe è sbottato: “Se c’è qualcuno a cui non frega nulla di questa maglia, lo dica apertamente”. Il “Mondo”, che è uomo con mezzo secolo di calcio (difensivo) sulle spalle ha forse sentito puzza di bruciato?