Caso Gugliotta: la Procura chiede la scarcerazione. Agente indagato per lesioni volontarie

Pubblicato il 12 Maggio 2010 - 12:30 OLTRE 6 MESI FA

A una settimana dal pestaggio e dal successivo arresto, la Procura di Roma ha chiesto al Gip la scarcerazione di Stefano Gugliotta, sulla base del presupposto che il giovane  sia “stato vittima di un atto arbitrario”.

È stato iscritto nel registro degli indagati il nome del poliziotto che ha sferrato il pugno al ragazzo 25enne arrestato la sera della finale di Coppa Italia, Inter-Roma. Per l’agente l’accusa è di lesioni volontarie aggravate dal fatto che è un pubblico ufficiale.

Il caso riguardava il pestaggio avvenuto fuori dallo stadio Olimpico lo scorso 5 maggio. Gugliotta, che si è sempre detto estraneo alle violenze scoppiate fuori dallo stadio e che afferma di non essere neppure un tifoso di calcio, nella mattinata di mercoledì 12 maggio, aveva annunciato la sua intenzione di iniziare lo sciopero della fame.

La richiesta di scarcerazione di Gugliotta è arrivata al termine di una riunione svolta questa mattina in Procura. Al momento sono al vaglio degli inquirenti le posizioni degli altri poliziotti ascoltati ieri dal pubblico ministero.

Nella mattinata di mercoledì Gugliotta ha ricevuto in carcere la visita del consigliere del Pd della Provincia di Roma, Marco Palumbo e del consigliere Enzo Foschi.  “Ci aspettavamo di peggio – hanno detto i due – Stefano é molto determinato. Ci ha detto che dorme a sprazzi e che sta scrivendo molto. Questa notte si è svegliato arrabbiato ed ha scritto una lettera di accusa”.

“Voleva che consegnassimo la lettera alla madre – ha aggiunto Palumbo – ma non è stato possibile perché un responsabile del carcere lo ha vietato per regolamento”. Nella lettera di quattro-cinque pagine, Stefano avrebbe ripercorso la sua vicenda e tutto quello che è successo la notte della finale di Coppa Italia.