MILANO – Mario Balotelli, dopo l’ingenua ammonizione rimediata nel secondo tempo di Fiorentina-Milan e l’insulto rivolto verso l’arbitro di porta al termine della gara, ha rimediato tre turni di squalifica dal Giudice sportivo. Ma Il Corriere dello Sport, nell’edizione di oggi 10 aprile, svela però un clamoroso retroscena.
Durante la ripresa del match infatti, come mostrato dalle telecamere di Sky, dalla Curva viola sarebbero stati intonati i soliti e beceri cori razzisti verso Balotelli. L’attaccante non l’avrebbe affatto presa bene, tanto da avvertire anche l’arbitro di essere pronto ad abbandonare il campo se tali dimostrazioni d’intolleranza fossero continuate.
Gli stessi cori razzisti sono stati in qualche modo certificati ieri anche dal Giudice Sportivo Tosel, che ha comminato ventimila euro di multa alla Fiorentina “per avere i suoi sostenitori, al 19’ e al 21’ del secondo tempo, indirizzato a due calciatori della squadra avversaria grida e costituenti espressione di discriminazione razziale” .
Al minuto numero diciassette della ripresa, Balotelli sta per battere un angolo e dalla Curva viola partono i primi ululati. Balotelli si rivolge al direttore di gara chiedendo se avesse sentito, e facendo un chiaro cenno riguardo al proposito di andare via.
Il Milan, tramite il proprio avvocato Leandro Cantamessa, sta preparando il ricorso: l’obiettivo è quello di riavere Balotelli già per il big match in programma domenica 21 aprile contro la Juventus. Il legale preparerà il tutto incentrando il ricorso su una sentenza della Cassazione che non considera irriguardoso l’epiteto usato nei confronti di Doveri da parte del giocatore rossonero. Il Milan inoltre asserirà che il termine “cretino” non sarebbe invece stato rivolto all’assistente ma al portiere viola Viviano, che aveva tentato in qualche modo di fare da paciere.
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