Cristiano Ronaldo: i soldi in Svizzera, le tasse in Italia

Cristiano Ronaldo: i soldi in Svizzera, le tasse in Italia (foto Ansa)
Cristiano Ronaldo: i soldi in Svizzera, le tasse in Italia (foto Ansa)

TORINO – Cristiano Ronaldo: i soldi in Svizzera (e altrove, tanti, stima 300 milioni). E le tasse in Italia, tante, la metà circa dei 61 milioni di “stipendio” annuo juventino. E pochissime, appena un forfait di 100 mila euro sui proventi e guadagni da appunto capitali sparsi per il mondo. Centomila euro per guadagni esteri (fuori Italia) stimabili in almeno 20 milioni di euro annui.

Isole Vergini Britanniche e poi Panama, l’isola di Jersey e altri paradisi fiscali come l’Irlanda o le classicissime Svizzera e Lussemburgo. Nel ‘pacchetto-Ronaldo’ non ci sono solo gol, record e palloni d’oro, ma anche società a responsabilità limitata e conti off-shore, contenitori del patrimonio del fuoriclasse portoghese stimato in circa 300 milioni di euro. Patrimonio che con l’arrivo a Torino lieviterà ancora e con l’arrivo in Italia eviterà, almeno per un po’, la fastidiosa erosione dovuta alle tasse.

Il neo numero 7 bianconero, come è infatti ormai noto, beneficerà [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] di una norma varata dal governo Gentiloni con l’obiettivo di attrarre nel nostro Paese capitali e paperoni in grado di spendere. Norma che consente a chi sposta la propria residenza fiscale in Italia di pagare una cifra forfettaria al fisco di appena 100mila euro.

Laddove l’avverbio ‘appena’ è chiaramente commisurato alla taglia del patrimonio di 300 milioni e agli oltre 18 pagati da Ronaldo appena pochi mesi fa al fisco spagnolo che lo aveva pizzicato in fallo. I vantaggi, peraltro, possono essere estesi anche ai familiari, la cui imposta forfettaria prevista è addirittura più bassa: 25mila euro ciascuno. Certo Ronaldo pagherà l’Irpef italiana, infatti i suoi 61 milioni lordi diventano circa 30 netti. Ma sui frutti finanziari del suo impero investimenti/patrimonio estero…solo 100 mila euro. Di certo Ronaldo è venuto per la Juventus, però, da perfezionista qual è, non gli sarà sfuggito questo vantaggio. Anzi lo avrà calcolato eccome, robusto incentivo a venire in Italia.

Spulciando nell’impero che è il patrimonio di Ronaldo si scoprono aspetti del campione sconosciuti ai più. Se il suo essere maniacale ed esigente in primis con se stesso nel calcio è cosa nota, tirando le fila dei soldi del portoghese si ritrovano le stesse caratteristiche anche nella sua gestione finanziaria. Così come si ritrova il suo amore per le sigle e per il 7, che compaion e ricompaiono nei nomi della varie società a lui riconducibili.

Si va da 7.777 euro versati come capitale della Unipessoal Lda con sede a Madeira, isola natale di Ronaldo e porto franco portoghese dove vige un’aliquota unica del 5% sui redditi d’impresa con i conti bancari che possono essere aperti anche presso succursali finanziarie estere, ai nomi Pestana CR7 e Crs, due delle ‘aziende’ di cui Ronaldo possiede o possedeva quote. Aziende che fanno un po’ di tutto ma che puntano soprattutto sugli alberghi.

Questo tipo di mercato sembra infatti essere il core-business dell’impresa Ronaldo che non disdegna comunque sconfinamenti in altri campi che arrivano sino alla ricerca farmaceutica. Comun denominatore delle aziende e degli investimenti targati Cristiano sono invece le sedi legali, quasi esclusivamente in paradisi fiscali. Il portoghese ha infatti interessi alle Isole Vergini Britanniche, in Lussemburgo e persino a Jersey, sconosciuta isola della Manica di proprietà della Corona britannica. Un luogo dove si possono nascondere ricchezze e identità grazie alla sua particolarissima condizione giuridica che risale addirittura al 1200. L’isola giuridicamente è un “baliato”, un complicato sistema di governo nato quando Jersey era un possedimento del duca di Normandia, prima che fosse ceduta a Londra con il Trattato di Parigi nel 1259. Qui aveva sede “The Crs Holding Trust”.

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