F1: Ecclestone accusa i team principal: “Egoisti e stupidi”

Pubblicato il 18 Ottobre 2010 - 15:55 OLTRE 6 MESI FA

Bernie Ecclestone

Egoisti e stupidi. Il nuovo ”affondo” di Bernie Ecclestone adesso ha come bersaglio i team principal. ”Tutti dovrebbero vedere di gestire il proprio business in modo corretto, senza preoccuparsi degli altri. In troppi pensano solo al proprio vantaggio. Lo stesso accade con le regole: pensano solo a cosa potrebbe farli vincere. Non parlerei di ego, ma di stupidita”’, ha detto il patron della Formula 1 un’intervista al sito ufficiale della F1.

Secondo Ecclestone i team principal ”dovrebbero affrontare la questione in maniera globale. Tutti i team sono competitivi e vogliono vincere. E io sono assolutamente d’accordo. Ma devono provare a vincere in un contesto equilibrato, senza cercare di ottenere un vantaggio evidente”.

Per Ecclestone ”va benissimo se riescono ad acquisire un margine perché qualcuno progetta una monoposto migliore, ha un pilota più forte o una strategia più corretta. Ma non dovrebbero cercare di influenzare le situazioni per godere di un vantaggio. Molti di loro vorrebbero un motore un po’ più potente rispetto agli altri. Non e’ questo il modo di fare”.

La ‘sparata’ di Ecclestone non risparmia anche la gestione dei piloti. ”Penso che i team non li incoraggino ad essere particolarmente liberi – sottolinea -. Per i piloti, magari, la situazione così è’ più semplice. Anche se, devo ammettere, ci sono molti ragazzi gradevoli in questo momento. Ci vuole però tempo per costruire una personalità, non capita dal giorno alla notte”.

Come sarà la F1 tra dieci anni? ”Io mi preoccupo solo del prossimo anno. Sbaglia chiunque dice cosa succederà fra tre anni. Altrimenti non avremmo i problemi che abbiamo ora”. ”Non ho mai fatto niente per denaro – conclude -. I soldi sono la conseguenza di quello che faccio, è sempre stato così. Sono sempre stato spinto dal desiderio di fare buoni affari e ho avuto successo sin da quando avevo 20 anni. I soldi arrivano con gli affari fatti bene, ma la gente questo non lo capisce”.