Fiorentina, Mihajlovic: "Sono molto teso"

Pubblicato il 22 Ottobre 2011 - 10:48 OLTRE 6 MESI FA

FIRENZE – C'e' grande attesa per Fiorentina-Catania. Forse troppa fa capire Sinisa Mihajlovic finito nel mirino di una parte dei tifosi dopo lo 0-0 di Cesena. Ma l'allenatore viola fedele al suo carattere non si tira indietro.

''Mi hanno fatto piacere gli attestati di stima e fiducia che mi sono arrivati da societa' e giocatori, e' importante anche se non ce n'era bisogno – dice Mihajlovic – Mi sento responsabile se la squadra non si esprime ancora a certi livelli, e' colpa mia, io devo migliorare le cose''.

Concetto chiaro: ora piu' che mai tocca a lui. ''Mi sentivo in discussione quando giocavo, figurarsi ora che alleno. Ma sono sereno e cerco di trasmettere questa serenita' alla squadra anche se certe critiche sono state eccessive e tutta questa tensione in vista di domani non e' positiva, in fondo siamo solo alle prime giornate e a parte la sfida persa con l'Udinese nelle altre avremmo meritato di piu. Mi sono accorto che quando la Fiorentina vince si dice che l'avversario e' scarso, eppure quell'avversario ha pareggiato con la Juve e vinto a Napoli. Ma si sa, Firenze e' una piazza difficile, quando uno viene qui deve prendere tutto il pacchetto. Sai cosa ti aspetti e ti devi abituare''. Comunque Sinisa, che ha svolto la rifinitura davanti a Andrea Della Valle, sa che serve solo la vittoria:

''Al Catania diro' sempre grazie, ho vissuto 6 mesi belli. Loro saranno galvanizzati dal successo sull'Inter, verranno qui senza nulla da perdere ma io e la mia squadra abbiamo lavorato sodo per correggere certi errori e gia' domani mostreremo miglioramenti''. Mihajlovic esalta Cerci (''La Juve su di lui? Non mi stupirei, nel suo ruolo puo' diventare uno dei migliori ma ha un contratto'') e difende Montolivo: ''Se vale per Riccardo quanto detto su Vargas, cioe' che ho bisogno di lui e non del fratello? Nel caso di Vargas parlerei di cugino – sorride Sinisa – per Montolivo di fratello perche' la parentela e' piu' stretta.

Con questo voglio dire che per me non ha fatto cosi' male come molti sostengono e non capisco tanto accanimento. E' un punto di riferimento, nessun giocatore fa 38 gare sempre ad alti livelli''. Quanto al peruviano il tecnico, che ha perso in extremis Cassani per affaticamento muscolare, decidera' all'ultimo se schierarlo o confermare Lazzari mentre per le non perfette condizioni di Behrami potrebbe giocare uno fra Munari e Kharja.

Partira' dalla panchina Gilardino guarito in tempi record dall'infortunio al ginocchio: ''Lo gettero' in campo se saremo in difficolta', spero di non averne bisogno''. Il bomber dovrebbe tornare titolare con la Juve: ''Finalmente dopo oltre un mese l'attesa e' finita – dice dal suo sito – mi sento abbastanza bene e sono a completa disposizione del tecnico. Non vedo l'ora di scendere in campo''.