Football Usa, Ray Rice pestò la fidanzata. Vince ricorso, può tornare in campo

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Novembre 2014 - 23:12 OLTRE 6 MESI FA
Football Usa, Ray Rice pestò la fidanzata. Vince ricorso, può tornare in campo

Football Usa, Ray Rice pestò la fidanzata. Vince ricorso, può tornare in campo

NEW YORK – Ha picchiato e fatto svenire la sua fidanzata. Ora quella donna è sua moglie e lui, la ex star del football americano Ray Rice ha vinto il ricorso contro l’espulsione a tempo indeterminato dalla National Football League (Nfl), a cui era stato condannato. Può tornare a giocare.  Ovviamente però non ha più una squadra: è stato cacciato lo scorso settembre dai Baltimore Ravens, per aver sferrato un pugno alla fidanzata nell’ascensore di un casinò ad Atlantic City.

Rice, che nella sua carriera può vantare la vittoria nel Super Bowl nel 2012, era finito nella bufera mentre stava già scontando una sospensione di due giornate dopo che un primo filmato lo aveva mostrato trascinare in maniera brutale la fidanzata Janay Palmer, oggi sua moglie, fuori da un ascensore del casinò.

Il sito Tmz aveva a quel punto pubblicato un altro video in cui si vede il 27enne che litiga con la donna e all’improvviso le sferra un terribile pugno al viso, lasciandola a terra priva di sensi. La decisione di sospendere la squalifica è stata presa in un arbitrato presieduto da una ex giudice federale, Barbara Jones.

Rice aveva argomentato di essere stato punito due volte per lo stesso episodio e questo è contrario alle regole della Nfl: una prima volta quando è stato sospeso per due partite e multato per 500 mila dollari, e di nuovo quando è stato sospeso a tempo indeterminato, ovvero per sempre, quando è stato diffuso il video girato nell’ascensore.

Rice potrebbe dunque in teoria tornare ora sui campi di gioco, ammesso che trovi una squadra disposta ad assumerlo, dopo tutto quello che è successo. La sua vicenda aveva scatenato persino l’ira del presidente Barack Obama, che in un comunicato dai toni molto duri aveva espresso la propria indignazione, affermando che

“colpire una donna non è una cosa che fa un vero uomo. E’ una cosa indegna e inaccettabile”.