Freccia Vallone di ciclismo mercoledì 21 aprile, Liegi-Bastogne domenica. Percorso, favoriti, un po’ di storia

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 20 Aprile 2021 - 19:14 OLTRE 6 MESI FA
Freccia Vallone di ciclismo mercoledì 21 aprile, Liegi-Bastogne domenica. Percorso, favoriti, un po' di storia

Freccia Vallone di ciclismo mercoledì 21 aprile, Liegi-Bastogne domenica. Percorso, favoriti, un po’ di storia

  Freccia Vallone mercoledì 21 aprile e Liegi-Bastogne domenica 25 aprile. Ciclismo, ultime due gare monumento della campagna del Nord, patrimonio dello sport tutto dal 1913.

Due eventi in cinque giorni di grande fascino europeo. Eredità pronta ad essere accolta dal Giro d’Italia  (8-30 maggio).

Il ciclismo europeo prosegue con due gare monumento, patrimonio dello sport  da oltre un secolo. Dopo la Amstel Gold Race (domenica 18) il cosiddetto “Trittico delle Ardenne“ chiude con due classiche che firmano un mese magico.

La Freccia Vallone (mercoledì 21) e la Liegi-Bastogne-Liegi (domenica 25). Dunque dopo l’esaltante debutto con la Amstel Gold Race di domenica scorsa vinta al fotofinish dal talentuoso campione belga  Van Aert. Sprint vincente sull’inglese Thomas Pidcock della corazzata Ineos. Terzo Schachmann della Bora. La campagna del Nord  offre due eventi in cinque giorni. Corse griffate che sono “l’Università della bici e il paradiso degli appassionati “ (copyright Ciro Scgnamiglio).

La Freccia Vallone – anno di fondazione 1936 – è alla edizione numero 85. Vale come quindicesima prova dell’UCI World Tour. Parte da Charleroi e dopo 193,6 km arriva a Huy, nella regione belga della Vallonia. 

Famoso e crudele il “ Mur de Huy “, la rampa conclusiva con pendenze  oltre il 20%. Ben 18 le vittorie italiane. Coppi la vinse nel 1950, Argentin tre volte. Come Rebellin. Nell’albo d’oro anche Moser, Saronni, Furlan, Fondriest, Bartoli. Quest’anno non ci saranno i fenomeni Van Aert e Van der Poel. Ma le stelle sono tante a cominciare dal campione del mondo Alaphilippe (vincitore nel 2018 e 2019), Schachmann, Matthews, lo svizzero Hirshi (campione in carica), Pogacar del team Emiratino. La Jumbo-Visma si affida a Roglic.

Tra i favoriti ci sono pure il canadese Woods (sul podio nell’ultima edizione) e il danese Fuglsang, secondo nel 2019. E gli italiani? Si rivede Fabio Aru. Ci sarà Diego Ulissi, terzo nel 2019. Al via anche Davide Formolo. Fa ancora paura Alejandro Valverde, 41 anni domenica. Da queste parti ha già collezionato cinque titoli.

La Liegi-Bastogne-Liegi è nata addirittura nel 1892. Cioè 129 anni fa. È la più antica delle grandi classiche (ma la Milano-Torino è del 1876; 145 anni fa). Per questo è chiamata “La Doyenne“, ovvero la decana. Il Belgio l’ha vinta 58 volte, l’Italia 12. Moreno Argentin ha vinto quattro volte, Eddy Merckx cinque (record).

La gara che conclude il Trittico delle Ardenne e precede i grandi Giri misura 259,1 km e un totale di undici “cotes“. L’ultima salita di 1,6 km al 10% è posta a 13,5 km dal traguardo. I favoriti? Uno su tutti il campione del mondo Alaphilippe. Poi Roglic che l’ha vinta l’anno scorso, Pogacar, Hirschi, Fuglsan, Valverde. Tra gli outsider Woods, Martin, Mohoric.

Sicura la partecipazione di Davide Formolo che nel 2019 si piazzò secondo alle spalle di Fulgslang. È garantita la diretta su Eurosport e Rai Sport dalle 13.25.

Poi l’eredità delle Ardenne si riverserà sul Giro d’Italia (21 tappe, 3.450,4 km, 8-30 maggio) . Edizione 104, con temi e spunti interessanti. L’Unità d’Italia, Dante Alighieri, il 90esimo compleanno della Maglia Rosa, le grandi montagne, i paesaggi, i borghi e le città italiane, le Olimpiadi invernali e il ricordo di grandi uomini e campioni che hanno dato lustro al Giro d’Italia. Si profila un grande Giro.