Giro d’Italia Tappa 15: primo il belga Campenaerts. Bernal sempre maglia rosa. Gara ferma mezz’ora per maxi caduta

di Enrico Pirondini
Pubblicato il 23 Maggio 2021 - 19:25 OLTRE 6 MESI FA
Giro d’Italia Tappa 15: primo il belga Campenaerts (nella foto). Bernal sempre maglia rosa. Gara ferma mezz’ora per maxi caduta

Giro d’Italia Tappa 15: primo il belga Campenaerts (nella foto). Bernal sempre maglia rosa. Gara ferma mezz’ora per maxi caduta

Giro d’Italia, la tappa numero 15 –  Grado-Gorizia di 247 km   con tre GPM di quarta categoria ed uno sconfinamento in Slovenia – è stata vinta dal belga Victor Campenaerts. A 29  anni, è l’alfiere della sorprendente Qhubeka Assis, squadra sudafricana. Che ha già infilato tre vittorie ( le prime due con Schmid a Montalcino e con Nizzolo a Verona ).  Secondo il compagno di fuga, l’olandese Riesebeek. Primo degli italiani Consonni, quarto.

Ma questa tappa sarà ricordata per la maxi caduta poco dopo la partenza da Grado
Una caduta in mezzo al gruppo che è costata mezz’ora di neutralizzazione per consentire i soccorsi. Ma i corridori, responsabilmente, si erano già fermati per non intralciare il traffico delle ambulanze. La caduta è costata il ritiro del russo Vlasov e del portoghese Guerreiro.

Una sola novità in classifica generale: Ciccone sesto a 3’03”. Praticamente ha preso il posto dello sfortunato Vlasov che però era quarto a 1’57”.

Bernal  sempre in maglia rosa, secondo Yates a 1’33”, terzo Caruso a 1’51”. Formolo è quattordicesimo a 9’52, Nibali è già fuori dai giochi , 17esimo a 14’25”.

Due altre note significative:  ancora una volta la tappa è stata costruita con una fuga, irraggiungibile dal gruppo. E il felice e festoso sconfinamento in Slovenia, terra di ciclisti e di campioni ( Roglic e Pogacar ). Una grande folla ha abbracciato il Giro d’Italia. Peccato quel grosso temporale nel finale che però non ne ha impedito la bella conclusione. maggio la settimana più dura della Corsa Rosa. Spesso fatale a molti. Comunque giorni decisivi. Con una cronometro conclusiva e impegnativa (30,3 km ).

Martedì il Giro riposa

Dopo il riposo di martedì 25, il Giro d’Italia va sulle Dolomiti con il “tappone più atteso”: quello che arriva a Cortina d’Ampezzo, quello dei tre GPM (Crosetta, Passo Fedoia, Passo Giau). E ad una cinquantina di km si sale a 2.239, la Cima Coppi. Una tappa di 212 km con una picchiata finale che in 18 km scende dai 2.223 metri del Giau ai 1.225 di Cortina. E mica è finita! Il giorno dopo c’è la salita di Sega di Ala, da molti ritenuta più arcigna dello Zoncolan. Poi il poker conclusivo che porta a Milano ( tappa n.21 ) con una cronometro  che da Senago conduce in piazza Duomo. Dopo 3.479 km divisi in 21 tappe.

Resta nel diario del Giro, la limpida e sorprendente vittoria/impresa sullo Zoncolan di un ragazzo di Bologna , debuttante –  Lorenzo Fortunato, 25 anni, compaesano di Alberto Tomba, suo primo tifoso – e per di più alfiere di una “ banda di ragazzi “ (il team professional Eolo Kometa ) “inventato “ da due giganti del ciclismo: Basso e Contador nel 2018 e che oggi conta su venti atleti tra cui due belle sorprese della stagione: Albanese e Gavazzi. Il progetto Eolo va seguito con attenzione.