Italia, Borriello: “Non giudicatemi per un errore”

Pubblicato il 9 Ottobre 2010 - 13:39 OLTRE 6 MESI FA

Marco Borriello

Voleva prendersi la rivincita per il Mondiale sfumato all’ultimo metro, quando Lippi lo lascio’ fuori dai 23 rimandandolo a casa dal gruppo del Sestriere insieme ad altri quattro tagliati.

Ma anche questa volta gli ultimi passi sono stati fatali: ”Ho fatto uno scatto di quaranta metri – racconta Marco Borriello, spiegando il gol ‘mangiato’ alla mezzora del primo tempo – e ne ho presi cinque al difensore. Poi volevo calciare di piattone sul secondo palo, ma mi e’ riuscita troppo centrale e il portiere l’ha presa. Il rammarico e’ tanto, ma faro’ tesoro di questo errore perche’ io i gol li ho sempre segnati”. Chiede di non essere giudicato solo per il gol sbagliato, ma per tutta la prestazione.

”E’ chiaro che da centravanti vivo per il gol – dice l’attaccante azzurro, a fine partita con l’Irlanda – Ma non e’ quello che deve dire che partita ho fatto. Con Pepe e Cassano abbiamo giocato insieme per la prima volta, e avete visto come e’ andata: abbiamo creato 10-11 occasioni, io arrivavo sempre primo sul pallone. Anche nel secondo tempo, ho avuto una palla simile a quella del primo ma mi e’ scivolato il piede d’appoggio. Pero’ se sto sempre li’, al posto giusto, e arrivo sempre prima io sul pallone, qualcosa vorra’ dire, no?”. Sembra una candidatura anche per Italia-Serbia di martedi’ a Genova, nello stadio che con la maglia genoana lo ha consacrato goleador.

”Ma no, decide Prandelli”, glissa, prima di dire che in realta’ punta piu’ in alto. ”Sapete tutti quanto mi sia dispiaciuto non andare al Mondiale: non discuto Lippi, ma io ci tenevo eccome. Ora spero di restare in azzurro fino all’Europeo. E comunque vedrete: i gol li ho sempre fatti, e tornero’ a farli”. Di occasione persa parla anche Chiellini.

”Il bicchiere e’ mezzo pieno, perche’ abbiamo concesso poco e creato moltissimo – dice il difensore centrale – ma e’ mezzo vuoto perche’ per come e’ andata avremmo dovuto vincere, anche solo 1-0. E allora avremmo messo una bella distanza dalle inseguitrici, visto la sconfitta della Serbia. Ora invece le avversarie si sono fatte sotto, e a questo punto la partita di martedi’ diventa determinante”. Parla anche dell’episodio del mani sul quale l’abritro avrebbe potuto concedere il rigore.

”L’ho presa di mano, ma involontariamente e comunque fuori area: semmai poteva esserci qualche dubbio in piu’ sul mani di Daniele De Rossi, ma non so dire con precisione”. Bella serata personale per Mauri: ”Sono soddisfatto del contributo personale – dice il centrocampista della Lazio – con Cassano ci siamo alternati a inserirci tra le linee. Peccato, e’ mancato il gol”.

Ora, sottolinea Criscito, ”la Serbia arrivera’ a Genova ancora piu’ carica, e per noi si fara’ difficile”. Dall’altra parte trovera’ pero’ un’Italia, che, a suo dire, ha superato la crisi fisica.

”Ora lo possiamo dire – confessa rivestendo i panni di reduce del Mondiale – in Sudafrica il vero problema e’ stata la condizione fisica. Nel primo tempo con la Slovacchia abbiamo sofferto l’altura, avevo le gambe molli, anche se avevamo fatto una preparazione mirata proprio a quello. E allora non parliamo di scelte sbagliate di Lippi, per favore”.