Gli anni oscuri di Massimiliano Allegri, dai guai per il calcioscommesse agli inizi all’Aglianese tra lo scetticismo generale

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Gennaio 2019 - 18:29| Aggiornato il 10 Settembre 2019 OLTRE 6 MESI FA

Gli anni oscuri di Massimiliano Allegri, dai guai per il calcioscommesse agli inizi all’Aglianese tra lo scetticismo generale Ansa/Emilio Andreoli

TORINO – Adesso Massimiliano Allegri è tra gli allenatori più prestigiosi del mondo ma in passato ha vissuto momenti difficili. Dagli ultimi anni da calciatore, con i guai per il calcioscommesse (approfondimento qui), agli inizi da allenatore nella piccola Aglianese. L’annata 1997-1998 è stata l’ultima da calciatore in Serie A, in un Napoli tuttavia allo sbando, con cui giocherà le sue ultime gare nella massima categoria italiana.

Successivamente militò per tre stagioni nella serie cadetta, fra Pescara e Pistoiese. Qui, a Pistoia, nel marzo 2001 venne inizialmente squalificato per un anno dalla Commissione Disciplinare in seguito a una condanna per un illecito sportivo relativo alla partita di Coppa Italia con l’Atalanta del 20 agosto 2000, con l’accusa di aver pilotato, insieme ad altri sette giocatori di entrambe le formazioni, il risultato in seguito a forti somme scommesse dagli stessi attraverso amici e parenti;  tuttavia, nel maggio 2001, la Commissione di Appello Federale accoglierà il ricorso dei legali dei due club, prosciogliendo tutti i calciatori coinvolti nel presunto illecito e annullando quindi anche la squalifica di Allegri:  «ma la ferita ancora mi offende», ha dichiarato lo stesso Allegri anni dopo.

Nonostante sia uscito pulito da questa storia, i guai per il calcioscommesse ne hanno oscurato l’immagine e fu costretto a ripartire  dall’Aglianese, tra Serie D e C2. Un livello basso rispetto al resto della sua carriera. All’Aglianese guadagnava poco più di mille euro al mese ma non ebbe alternative perché in quel momento non esistevano ingaggi migliori. Allegri concluse la carriera agonistica nel 2003 con all’attivo 374 partite e 56 reti. In Serie A, in particolare, mise a referto 101 incontri segnando 19 reti.

Dall’Aglianese all’Aglianese, così è iniziata la sua carriera da tecnico

Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, Allegri si è auto candidato alla panchina dell’Aglianese. Il club di Agliana, provincia di Pistoia, non avendo alternative all’altezza della situazione ha deciso di accontentare Allegri nominandolo capo allenatore. A quei tempi, in pochi credevano sulle sue capacità di allenatore e nessuno avrebbe pensato di vederlo campione d’Italia o in una finalissima di Champions League. Eppure Allegri stupisce tutti, blocca la corazzata Sangiovannese, allenata da un emergente Maurizio Sarri, e conquista una salvezza tranquillissima. Questo suo rendimento gli vale la panchina della Spal e l’inizio di una carriera brillante.