Mondiali 2018, Germania fuori subito. La maledizione dei campioni in carica: Francia, Italia, Spagna Mondiali 2018, Germania fuori subito. La maledizione dei campioni in carica: Francia, Italia, Spagna

Mondiali 2018, Germania fuori subito. La maledizione dei campioni in carica: Francia, Italia, Spagna

Mondiali 2018, Germania fuori subito. La maledizione dei campioni in carica: Francia, Italia, Spagna
Mondiali 2018, Germania fuori subito. La maledizione dei campioni in carica: Francia, Italia, Spagna

ROMA – C’è sempre una Corea per qualcuno, stavolta è toccata ai campioni del mondo, l’ex inaffondabile sottomarino tedesco che contava anche in questa edizione di arrivare non visto fino in fondo al mondiale russo. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] “Albtraum”, un incubo terrificante, titola la Bild, “Aus”, fuori dal torneo, messi alla berlina, è il caso di dire, dai coreani del sud già eliminati che hanno imposto un secco due a zero a un impacciatissimo Neuer e compagni.

Quando erano stati già celebrati i funerali di Messi e Argentina, dopo che lo strepitoso esordio di Cristiano Ronaldo stava per concludersi in amarissima beffa con l’Iran solo perché graziato nel clamoroso gol mangiato all’ultimo respiro della terza partita, ancora nessuno avrebbe pensato a una Germania estromessa. E chissà che il già ampiamente pronosticato ottavo della vendetta Germania-Brasile non debba risolversi in uno Svezia-Svizzera dal sapore vintage anni ’50.

Il Brasile può naturalmente sperare ancora, al momento gli basta forse compiacersi di esser rimasto incolume dalla maledizione dei campioni in carica. Nel ’98 la Francia vinse il Mondiale per esser sbattuta fuori nella fase a gironi di quelli successivi del 2002 in Corea/Giappone, uscita ignominiosa con ammutinamento dei calciatori e interrogazioni parlamentari in patria. Nel 2006, si impose l’Italia, il Brasile non brillò ma senza lasciare al primo turno.

4 anni dopo la maledizione fa valere i suoi diritti: azzurri a casa al primo turno cacciati a pedate dai boscaioli della Nuova Zelanda. Nel 2014 la Spagna si presenta da campione del mondo e campione d’Europa, ma prende una scoppola dagli olandesi e due schiaffoni dal Cile, fuori subito. E’ il mondiale del “mineirazo”, il Brasile ospitante ne prende 7 dalla Germania in semifinale spianando la strada ai futuri campioni del mondo.

Oggi la storia si ripete. Forti, fortissimi, un mix di atletismo e fantasia, bianchi, neri e turchi, la Germania versione Benetton anche se ha steccato la prima e annoiato la seconda sembra destinata a procedere come su un binario obbligato verso la finale (ne hanno disputate più di tutte le altre squadre), ma c’è sempre una Corea a mettersi  di traverso. Il deragliamento è completo e assoluto quando il portiere Neuer prova a dribblare praticamente a ridosso dell’area avversaria, prima di perder palla e consentire al piccolo coreano di cercare la porta da 80 metri. La trova un suo compagno, gli dei sono già ruzzolati nella polvere.

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