Sampdoria: crisi di nervi per tifosi e giocatori

Pubblicato il 12 Aprile 2011 - 19:38 OLTRE 6 MESI FA

GENOVA, 12 APR – L’immagine di capitan Palombo con la fronte appoggiata al palo e il viso contratto al termine della partita persa in casa con il Lecce e’ l’immagine stessa di questa Sampdoria che sta scivolando verso la serie B.

Palombo, che pure domenica e’ stato il migliore in campo, non mollera’. Ma anche i suoi compagni dovranno non mollare, perche’ la serie B e’ davvero spaventosamente vicina. E la Samp non ne azzecca piu’ una. Alcuni tifosi sono fuori dalle grazie di Dio e, dopo aver fatto di tutto per spingere la propria squadra al successo, si sono spinti al punto di scrivere sui cancelli del ‘Mugnaini’ gli insulti piu’ pesanti che potevano trovare. Gli altri tifosi sono tristi.

Di piu’: tristissimi. Soffre, Gianluca Pagliuca, per quello che sta capitando alla Sampdoria: ”Bisogna mandare via quel nuvolone nero, bisogna farcela, perche’ la Samp non puo’ andare in serie B, sarebbe una disgrazia sportivo terribile”. Pagliuca e’ uno dei simboli dei migliori anni della Sampdoria, e con quella maglia ha vinto una coppa delle Coppe nel 1990 e uno scudetto: gioco’ una gara perfetta nello scontro diretto contro l’Inter, a San Siro, compiendo numerosi interventi prodigiosi – e parando anche un rigore a Matthaeus – che permisero alla Sampdoria di vincere per 2-0 e di lanciarsi verso la conquista del campionato. Era la Samp di Vialli e Mancini. E’ vero, ad aggiungere sale alla ferita di una Samp che sembra scivolare sempre piu’ giu’ c’e’ anche la ricorrenza dei 20 anni dal campionato vinto. Un anniversario amarissimo. ”E per scaramanzia non voglio fare pronostici – ha detto Pagliuca – ma mi auguro di cuore che ce la faccia. Ci vuole forza, ci vuole coraggio. E ci vorrebbe una vittoria, una sola, per riacquistare forza d’animo”. Anche Giampiero Ventura, il tecnico che segui’ il cuore e alleno’ la Sampdoria della serie B mentre tutta la serie A lo voleva in panchina, parla di ”coraggio.

Il lavoro che deve fare l’allenatore con questi ragazzi – ha detto Ventura – non deve essere tecnico-tattico ma psicologico. Una squadra come la Samp, con la sua storia, non puo’ andare in serie B”. Eppure anche la partita col Lecce ha mostrato una squadra terrorizzata. ”Avevano paura. Il Lecce non era certo superiore alla Sampdoria ma i giallorossi erano piu’ sereni mentre i genovesi soffrivano di ansia da risultato. Quei cross da bandierina a bandierina lo dimostravano”. E adesso? sabato c’e’ il Milan, quello di Pato ma anche quello di Cassano. ”I doriani – ha suggerito Ventura – dovranno usare quella partita per prepararsi alle altre”.