Sarri-Juventus, tifosi preferivano Guardiola ma anche Allegri venne accolto male

di Andrea Pelagatti
Pubblicato il 16 Giugno 2019 - 17:00| Aggiornato il 25 Luglio 2019 OLTRE 6 MESI FA

TORINO – Sarri come Allegri. Almeno nell’accoglienza che gli hanno riservato i tifosi della Juve. Allegri venne accolto male per il suo passato al Milan e per i veleni successivi al famoso gol di Muntari. Lo stesso è toccato a Sarri per il suo passato sulla panchina dei rivali del Napoli e per il suo dito medio ai tifosi della Juventus prima di un rovente Juve-Napoli (qui la foto).

Con Allegri, i tifosi bianconeri si sbagliarono e molti di loro cambiarono opinione in corso d’opera. Allegri si impose con i fatti e con la conquista di 12 trofei (5 scudetti consecutivi, 4 Coppe Italia consecutive e 3 Supercoppe Italiane) e con la partecipazione a due finali di Champions League (perse entrambe. La prima contro il Barcellona e la seconda contro il Real Madrid). 

Sarri parte dallo stesso scetticismo di partenza e dovrà cercare di convincere i tifosi della Juventus con i fatti, cioè con i trofei in bacheca. Stando a quanto si legge sui social, i tifosi della Vecchia Signora avrebbero preferito Guardiola o Pochettino. 

Sarri-Juventus, il comunicato di benvenuto dal sito dei bianconeri. 

Ha appena concluso un’eccellente stagione sulla panchina del Chelsea, coronata, dopo il terzo posto in Premier League e la Finale di EFL Cup, con la vittoria, pochi giorni fa, dell’Europa League.

Dopo aver sollevato il suo primo trofeo continentale, adesso Maurizio Sarri ritorna in Italia, dove ha allenato per tutta la sua carriera, fatta eccezione, appunto, per l’esperienza inglese appena terminata. E da oggi, e per i prossimi tre anni (fino al 30 giugno 2022), guiderà la Juventus.

Sessant’anni, nato a Napoli e vissuto a lungo in ToscanaSarri intraprende nel 2001, dopo anni trascorsi nel mondo del calcio di categoria, la carriera di allenatore a tempo pieno.

Inizia così un’avventura che, dal 2005, lo porta nel campionato di Serie B, alla guida di Pescara, Arezzo e Avellino. La strada verso la Serie A, però, è ancora lunga: Sarri guida, il Verona, il Perugia, il Grosseto, l’Alessandria e il Sorrento, fra B e Lega Pro.

Poi nel 2012 inizia la storia con l’Empoli: Sarri sfiora la promozione nella massima serie già alla prima stagione (nella finale playoff vince il Livorno) e la raggiunge un anno dopo, concludendo il campionato al secondo posto.

L’Empoli si conferma una splendida realtà calcistica anche nella stagione successiva, in cui conquista con anticipo la salvezza matematica. Il 2015, per il tecnico, è l’anno dell’approdo al Napoli, e anche qui Sarri lascia il segno.

Con lui infatti la squadra partenopea raggiunge quota 82, 86 e 91 punti, dal 2015 al 2018: tutte le volte si tratta del record in Serie A per il Club, che conquista per 3 anni, due delle quali senza passare dai preliminari, la qualificazione alla Champions League.

Infine, nel 2018/19, come si diceva precedentemente, l’ottima stagione con il Chelsea, in Inghilterra, e il primo trofeo continentale per Sarri.

E adesso inizia per lui l’avventura in bianconero: benvenuto alla Juventus.