Civita Castellana: l’antenna Vodafone fa paura, cittadini chiedono aiuto a Totti

Pubblicato il 24 Marzo 2010 - 00:02 OLTRE 6 MESI FA

Francesco Totti

I bambini chiamano e Francesco Totti risponde. Nel giro di poche ore, infatti, il capitano della Roma ha risposto ai genitori dei circa 400 bambini che frequentano le due scuole di Civita Castellana, in provincia di Viterbo, nei pressi delle quali è stato installato un grande ripetitore della Vodafone. L’antenna, eretta a due passi dalla scuola preoccupa bambini e genitori ma, nonostante l’interessamento degli amministratori locali e un ricorso al Tar è ancora al suo posto. La palla, a questo punto, passa al numero dieci giallorosso.

Per Totti, «quando si tratta di una richiesta che viene dai bambini non mi posso tirare indietro. Tenterò di fare tutto il possibile attraverso i responsabili dell’azienda telefonica per sensibilizzarli sul problema. Non posso promettere nulla ma ci proverò»

Un gruppo di abitanti del quartiere Giovanni XXIII, circa tremila famiglie, tra i genitori di molti bambini, nella mattinata di martedì 23 marzo avevano rivolto un appello a Totti affinchè li aiutasse a far rinunciare la Vodafone – compagnia di cui è testimonial insieme alla moglie Ilary Blasi – a mettere in funzione un ripetitore, ritenuto pericoloso per tutti e in particolare per i bambini.

Dopo la risposta del capitano della Roma, ci sono stati momenti di vera e propria gioia. «Totti è un rgande, sapevamo di poter contare su di lui», ha detto Ferdinando Bertocci, il portavoce del comitato anti-antenna. «Lo inviteremo a farci visita – ha aggiunto – e gli faremo una grande festa, comunque vada».

Anche il sindaco di Civita Castellana Gianluca Angelelli si è detto commosso dalla risposta di Totti. «Oltre ad essere un campione – sottolinea – è anche una grande persona, come ha dimostrato in tante altre occasioni. Il suo interessamento per i nostri bambini dimostra che ha anche molto coraggio. Credo che solo lui poteva ascoltare le ragioni di chi contesta la compagnia per la quale fa la pubblicità».

La vicenda dell’antenna Vodafone era esplosa nell’aprile 2009, alla vigilia delle elezioni comunali. La giunta uscente, guidata da Massimo Giampieri (An), davanti alle proteste dei residenti, dapprima affermò di essere all’oscuro di tutto, poi decise di ricorrere al Tar per bloccare i lavori. Ma secondo i giudici amministrativi del Lazio «l’impianto è conforme alle regole di legge», quindi il ricorso è stato respinto. Ma il nuovo sindaco, Angelelli (Pd), è intenzionato a riprendere la battaglia.

«La settimana prossima – ha spiegato – presenteremo ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar. E se non ci dovessero dare ragione potremmo mobilitare i cittadini». Secondo Angelelli, la soluzione s’annuncia comunque difficile. «Il problema vero – ha concluso – sta nella legge Gasparri, che di fatto ha tolto tutte le prerogative in materia alle amministrazioni locali. Alla faccia del federalismo». Intanto, Bertocci e gli altri residenti del Giovanni XXIII stanno per avviare una raccolta di firme contro l’impianto. «Nel frattempo – ha detto – confidiamo che Francesco Totti riesca a convincere la Vodafone a spostare il ripetitore».