Antonio Cassano ci ripensa (ancora): “Mia moglie ha sbagliato, lascio il calcio”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 24 Luglio 2017 - 18:47 OLTRE 6 MESI FA
Antonio Cassano ci ripensa (ancora): "Mia moglie ha sbagliato, lascio il calcio"

Antonio Cassano ci ripensa (ancora): “Mia moglie ha sbagliato, lascio il calcio”

VERONA – Antonio Cassano ci ripensa ancora. Dopo il cinguettio su Twitter della moglie Carolina Marcialis, che lo vedeva rinunciare a giocare con il Verona per una nuova squadra, stavolta il campione barese annuncia di voler rinunciare al calcio.

La nuova smentita arriva sempre sul profilo Twitter della moglie di Cassano, dove si legge:

“Al contrario di quanto apparso sui profili social ufficiali di mia moglie, vorrei precisare: Carolina ha sbagliato, dopo averci pensato e riflettuto alla fine ho deciso: Antonio Cassano non giocherà più a calcio”.

Non c’è fine alle ‘cassanate’ e l’addio, prima solo al Verona e ora anche al calcio, diventa motivo di ‘lite’ in famiglia: il fantasista interviene ancora, stavolta sul profilo twitter della moglie, Carolina Marcialis: “Per un uomo di 35 anni sono le motivazioni a dettare la vita”.

Nell’ennesima giornata convulsa, il colpo di scena di Cassano arriva ancora attraverso le incursioni sul profilo social della moglie:

“Chiedo scusa alla città di Verona, a tutti i tifosi – scrive il giocatore -, al presidente Maurizio Setti, al direttore sportivo Filippo Fusco, all’allenatore Fabio Pecchia, ai miei compagni di squadra e allo staff medico e tecnico. Per un uomo di 35 anni sono le motivazioni a dettare la vita, e in questo momento sento che la mia priorità è rappresentata dal fatto di stare vicino ai miei figli e a mia moglie”.

Maurizio Setti, il presidente del Verona, è rimasto basito dal comportamento di Antonio Cassano e ha dichiarato:

“Rimango, e rimaniamo, basiti per quanto appreso riguardo la presunta mancanza di stimoli di Cassano. Nel sottolineare che il calciatore è tuttora un tesserato gialloblù, voglio altresì ribadire che al Verona il gruppo viene prima del singolo e la maglia prima di qualsiasi calciatore. Verona è una piazza storica e appassionata, che merita considerazione e rispetto. Per quanto ci riguarda, proseguiremo nel lavoro per rendere questa squadra in grado di poter lottare per il nostro obiettivo”.