Viktorija Mihajlovic: “La malattia ha cambiato mio padre. Adesso è sensibile, più elastico ed empatico”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 12 Giugno 2020 - 17:43 OLTRE 6 MESI FA
Viktorija Mihajlovic: "La malattia ha cambiato mio padre. Adesso è sensibile, più elastico ed empatico"

Viktorija Mihajlovic: “La malattia ha cambiato mio padre. Adesso è sensibile, più elastico ed empatico” (foto Ansa)

ROMA – Viktorija Mihajlovic ha deciso di scrivere un libro per raccontare come la sua famiglia ha affrontato la malattia del papà.

Il libro si intitolaSinisamio padre ed è uscito per Sperling&Kupfer il 19 maggio.

Per Viktorija scrivere questo libro è stato terapeutico, una maniera efficace per sfogare la sua preoccupazione per la malattia del papà.

A pochi giorni dall’uscita di questo libro, Viktorija è stata intervistata da Doriano Rabotti per  ilrestodelcarlino.it.

Riportiamo di seguito, alcune dichiarazioni rilasciate dalla figlia dell’allenatore del Bologna.

“Scrivere questo libro per me è stato terapeutico, l’ho scritto quando papà era ancora in ospedale.

Scrivere mi ha permesso di sfogarmi.

E’ stato un periodo non facile, ma mi ha aiutato a crescere, non sono più quella di sei mesi fa.

Adesso siamo ancora più uniti di prima.

Quando mi hanno detto della diagnosi avrei voluto essere figlia unica perché non soffrissero i miei fratelli, uno ha solo 13 anni, un altro 17.

Adesso posso dire che loro sono stati la mia più grande forza, un fratello ti capisce come nessun altro.

E’ stato uno choc per tutti.

Perché la malattia ha cambiato mio padre? Perché ha imparato a mostrare le sue debolezze, prima non si capiva se era triste o felice.

Adesso è sensibile, più elastico ed empatico, prima aveva una corazza che credo derivi anche dalle sue origini serbe, anche mia nonna è così.

La sofferenza ti porta a chiuderti, io ho scritto questo libro anche per far sapere che lui è buono e dolce.

Ho scritto che la forza non è merito ma ti esce da sola perché in tanti mi chiedono come si fa a superare una prova così.

Io so che quando essere forte è l’unica scelta che hai per continuare, la forza ti esce.

il problema è come usi la sofferenza che stai provando: se dopo diventi più cattivo, la sofferenza non l’hai usata bene”.