Volunia sfida Google col “Seek & meet”: ecco il motore di ricerca social

Pubblicato il 6 Febbraio 2012 - 13:08 OLTRE 6 MESI FA

Volunia - Una differente esperienza del web

ROMA – Massimo Marchiori è pronto a lanciare Volunia, il motore di ricerca che dal 6 febbraio sfiderà Google. Marchiori è l’inventore dell’Hyper Search, il sistema di ricerca di cui Google si è appropriato, divenendo il motore di ricerca più utilizzato al mondo. Le parole chiave di Volunia invece sono “Cerca e incontra”: dopo aver lanciato una ricerca è possibile anche vedere e contattare le persone che in quel momento guardano la stessa pagina da noi cercata, oppure che l’hanno guardata. L’idea di Marchiori è semplice: “Il web è un posto vivo: ci sono le informazioni, ma anche le persone. La dimensione sociale, già presente, deve solo emergere”.

Marchiori ha poi parlato della rivalità con Google, che si appropriò dell’Hyper Search: “Ho avuto un’idea che poteva migliorare la vita delle persone. Google l’ha presa, ne ha fatto un progetto industriale e l’ha portata nei computer di tutto il mondo. Milioni di persone oggi possono usarla, gratuitamente. Come potrei essere arrabbiato con Google? O infelice?”.

Volunia nasce dalla start up del padovano Massimo Marchiori e dell’imprenditore sardo delle telecomunicazioni Mariano Pireddu nel 2008. Sono oltre 100 mila i beta tester nel mondo che oggi 6 febbraio metteranno alla prova il motore di ricerca. “Tra i tester ci saranno anche ingegneri di Google: lì c’è molta curiosità per il nostro annuncio”, ha detto Marchiori.

Il motto della compagnia “Seek & meet”, letteralmente “cerca e incontra”, compare già nel logo del sito web. L’obiettivo di Volunia è quello di “guidare l’utente come farebbe un TomTom del web”, dove le sezioni dei siti divengono quartieri e il motore di ricerca serve a navigare su una vera mappa. Insomma un motore di ricerca di diventa social, per una nuova esperienza del web.

La privacy però è garantita: “Non raccoglieremo i dati delle navigazioni, né faremo dossier per profilare gli utenti – ha assicurao Pireddu -. L’impegno è formale, rientra nella strategia aziendale: per tutta la fase di sviluppo abbiamo cercato di metterci nei panni di chi avrebbe usato il motore, per tutelarne la privacy”.

Il brevetto è stato registrato negli usa, per difendere dalle mire espansionistiche di colossi come Google o Facebook, anche se i creatori di Volunia si dicono aperti a contrattazioni: “Noi ascolteremo tutte le proposte. Oggi quello che ci interessa è ascoltare gli utenti e capire se il progetto piace e dove può essere migliorato”, ha detto Pireddu.

Marchiori invece  su una possibile acquisizione ha detto: “Abbiamo fatto Volunia per migliorare la vita della gente. Se arriva qualcuno che può farlo ancora più bello, garantendo la privacy degli utenti, che male c’è…”.