Danilo Bertazzi, “Tonio Cartonio”: “Ora sono sereno con il mio compagno Roberto”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 18 Gennaio 2019 - 10:37 OLTRE 6 MESI FA
Danilo Bertazzi, "Tonio Cartonio": "Ora sono sereno con il mio compagno Roberto"

Danilo Bertazzi, “Tonio Cartonio”: “Ora sono sereno con il mio compagno Roberto”

ROMA – Danilo Bertazzi, più conosciuto come “Tonio Cartonio” della “Melevisione”, intervistato dal “Fatto Quotidiano” confessa di essere felicemente fidanzato da sette anni con il fotografo Roberto Nozza.

Danilo Bertazzi – che oggi lavora come autore televisivo per “La Posta di Rai Yo Yo” – oggi ha 58 anni: “A 58 anni – racconta –  prendi la vita con serenità, godendoti gli affetti, come il mio compagno Roberto, e il lavoro, finché c’è. La libera professione, soprattutto nel mondo dello spettacolo, è in balia del caso. Ma non ho appeso il microfono al chiodo: tornare in video come conduttore non mi dispiacerebbe affatto”.

Degli anni della Melevisione ha un bellissimo ricordo: “Sono passati vent’anni da quell’esperienza: il tempo crea una patina di nostalgia. Ricordo una bellissima avventura, una tv dei ragazzi fatta straordinariamente bene, anche se associo quegli anni a un periodo doloroso della mia vita. Quando sono uscito dal cast del programma ha preso piede la voce che io fossi morto per overdose di droga: ma quale morto, sono vivo e vegeto”. Una fake news che lo ha ferito profondamente: “C’era qualcosa di infamante dietro tutto quello – spiega – Ho fatto denunce, ma non siamo mai riusciti a trovare i responsabili. Ancora oggi mi sfugge il motivo per cui c’è stato un accanimento di quel tipo verso un personaggio che, tutto sommato, era per i bambini. La cosa incredibile è che tutti ci hanno creduto e a poco è valso il mio essere tornato in video, anni fa, con la Trebisonda. Niente, c’era stata una sorta di rifiuto a credere che io fossi ancora vivo: dicevano che quello era un sosia, pensi un po’. Davvero assurdo. Ancora oggi mi capita di leggere commenti tipo ‘Ah ma quindi è vivo?’: caspita, bisognerebbe fare una educazione su come muoversi sul web e su come verificare l’affidabilità delle notizie”.