Grande Fratello, Cristina Plevani: “La scenata di Cecchi Paone ai Telegatti? Fu una pagliacciata”

di redazione Blitz
Pubblicato il 18 Settembre 2019 - 16:59 OLTRE 6 MESI FA
Grande Fratello, Cristina Plevani: "La scenata di Cecchi Paone ai Telegatti? Fu una pagliacciata"

Cristina Plevani in un selfie

ROMA – La scenata di Cecchi Paone ai Telegatti del 2001? “Fu una pagliacciata”. Parola di Cristina Plevani, che ai microfoni di Un giorno da Ascoltare su Radio Cusano Campus, ha ricordato l’esperienza del Grande Fratello 1 con Misa Urbano e Arianna Caramanti.

Sono passati 20 anni dalla prima edizione olandese del reality, un format destinato a cambiare per sempre il panorama anche italiano della televisione. Eh sì, perché nel 2000 sbarcò in Italia e vide vincere una ragazza bresciana acqua e sapone che piacque da subito ai telespettatori: Cristina Plevani, appunto.

Su Cecchi Paone ai Telegatti. “Se tornassi indietro, con la testa di oggi, esprimerei davvero il mio pensiero – ricorda Cristina –  Stavamo ai Telegatti, manco fossero gli Oscar! Le categorie si sapevano già da mesi, la scenata di Alessandro Cecchi Paone fu una pagliacciata perché si sarebbe dovuto lamentare prima col settimanale che organizzava i Telegatti circa l’introduzione della categoria Grande Fratello. La ricordo come una serata triste per varie cose: in primis perché stetti zitta sul palco quando ad oggi invece sarei scesa e avrei mandato a quel paese molti della televisione italiana e poi ci fu un altro episodio sgradevole: come ospite c’era anche Elizabeth Taylor, già anziana all’epoca che faceva fatica a parlare e sedute dietro di me c’erano delle attrici italiane che la sfottevano; beh, ad oggi mi girerei e direi loro: “Ah belle, state calme che fuori dall’Italia non vi si incula nessuno!”

Gli esordi. “Partecipare al Gf1 fu la cosa più naturale di questo mondo: all’epoca mi ero appena iscritta al Dams, era maggio e in televisione passava la scritta “dieci persone, cento telecamere” correlata a un numero telefonico e dal simbolo del Gf che io non conoscevo – ha spiegato Cristina – Pensavo si trattasse di un provino per fare gli scenografi o i cortometraggi, non avevo idea in cosa consistesse però decisi di comporre il numero. Mi richiamarono dopo venti giorni e andai a Milano per fare il primo provino che durò cinque minuti. A metà luglio mi chiamano per andare a Roma a fare il secondo colloquio che invece durò 40 minuti e da lì fui scelta e vennero a casa a realizzare la videoclip di presentazione. Non potevo dirlo a nessuno che ero stata presa, pena la squalifica!”

La vittoria. “I miei concittadini non dissero nulla ma per molto tempo avevo gente che veniva appositamente sotto casa mia per vedermi, proveniente spesso da altre parti d’Italia. Dopo la fine del reality non abbiamo avuto una vita semplice: partecipammo per giorni a tanti programmi televisivi, c’era tanto stress! Eravamo ovunque tanto che i personaggi televisivi affermati cominciavano ad odiarci perché stavamo togliendo loro la visibilità. Ai tempi non conoscevo quel mondo, la prima agenzia la presi dopo mesi quindi credo di aver perso molti treni in ambito lavorativo, proprio perché inesperta! Ai tempi non avevo la testa, tutti facevano gli amiconi ma in sostanza non ti conosceva nessuno”.

Il rapporto con gli altri inquilini del GF1. “Per tenerci aggiornati ci sono i social: non ci chiamiamo per gli auguri o per sentirci in amicizia! Non mi è mai capitato però è logico che c’è ancora affetto e siamo legati da quell’esperienza che ci legherà comunque in eterno ma non pensate che ci vediamo, nemmeno ogni tanto! Colpa anche delle distanze geografiche e dei vari impegni di ognuno. Oggi sono un’istruttrice di fitness alla ricerca di un secondo lavoro poiché è un settore in cui non si hanno contratti e c’è molta precarietà! Se mi venisse proposta la partecipazione a qualche reality accetterei solo per un tornaconto economico, basta con la gavetta, ho già dato abbastanza! Tra l’altro ho fatto l’esperienza televisiva migliore, ci sono molte persone ancora affezionate al GF1 che vorrebbero rivedere tutte le puntate: tutto questo perché eravamo genuini e non costruiti”.

Fonte: Radio Cusano Campus