Minzolini, “spese pazze” con la carta di credito aziendale: indagato a Roma

Pubblicato il 12 Maggio 2011 - 14:23 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Il direttore del Tg1, Augusto Minzolini, è stato iscritto nel registro degli indagati della Procura di Roma nell’ambito dell’inchiesta sulle spese effettuate con la carta di credito affidatagli dalla Rai. I pm ipotizzano il reato di peculato.

Per gli inquirenti, comunque, l’iscrizione è un ”atto dovuto”, alla luce di alcuni accertamenti che sono stati svolti, di documenti che sono stati acquisiti dagli investigatori della Guardia di finanza e degli atti relativi ad una indagine interna svolta dall’azienda di viale Mazzini.

E’ attesa, intanto, a breve sulla scrivania del procuratore aggiunto Alberto Caperna una relazione conclusiva del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza guidato dal colonnello Virgilio Pomponi rispetto alle deleghe investigative che erano state date dall’autorita’ giudiziaria.

Gli accertamenti della Procura sono stati avviati sulla base di un esposto presentato da un’associazione di consumatori. Gli inquirenti sarebbero a lavoro su una serie di spese non autorizzate che ammonterebbero a 68 mila euro in 15 mesi. Il direttore della testata giornalistica potrebbe essere convocato prossimamente a piazzale Clodio per fornire la sua versione dei fatti.

Un mese fa, la Corte dei Conti aveva aperto un’istruttoria 1 sui rimborsi spese del direttore del Tg1. Minzolini aveva sottolineato come si trattasse, anche in quell’occasione, di un “atto dovuto” della Corte, “probabilmente sollecitata” da un esposto del consigliere Rizzo Nervo su “fatti inconsistenti”.

Rizzo Nervo aveva smentito l’esposto, ma da lui era partita, lo scorso 7 dicembre, una lettera indirizzata al direttore generale Mauro Masi in cui si chiedevano chiarimenti sulle spese rimborsate a Minzolini. La Direzione generale aveva avviato approfondimenti e in Cda aveva indicato che tutto quanto si doveva fare era stato fatto. In Cda Rai, la vicenda era stata seguita anche da Luciano Calamaro, delegato della Corte dei conti incaricato di controllare la gestione finanziaria dell’azienda.