Rai, Zavoli: “Il Tg1 non giova al prestigio del servizio pubblico”

Pubblicato il 20 Settembre 2011 - 22:35 OLTRE 6 MESI FA

ROMA, 20 SET – ”L’opinione pubblica è sempre più unanime nel criticare l’atteggiamento del Tg1 che pervicacemente continua a produrre i motivi del discredito professionale e politico che non giova al prestigio del servizio pubblico”. Lo ha detto il presidente della Commissione di Vigilanza Rai Sergio Zavoli, rivolgendo le sue domande al direttore generale della Rai Lorenza Lei, chiamata in audizione. Zavoli ha sottolineato il calo di ascolti della Rai, ”che principalmente è del Tg1”.

Sette i punti su cui in apertura della seduta della Commissione di Vigilanza, il presidente Sergio Zavoli, ha posto quesiti al Direttore generale della Rai Lorenza Lei, a cominciare dai ”preoccupanti segnali di una generale disaffezione verso il Servizio pubblico. Il canone visto come la tassa più odiosa e quindi da non pagare. Calo di ascolti del Tg1”.

Ecco gli altri temi: 2) le ricorrenti proposte che vengono da più parti sulla privatizzazione della Rai che non sempre tengono conto dell’esigenza di salvaguardare il Servizio pubblico.

3) Continue ingerenze della politica che pretenderebbe di governare le scelte operative di competenza del CdA. Da qui lentezze e ritardi.

4) Spoil system non come strumento per arricchire i livelli professionali dell’Azienda, ma come sistema per occupare caselle secondo criteri di appartenenza. L’esempio del Tg2 per il quale, quasi un evento, l’assemblea di redazione ha chiesto all’unanimita’ la conferma dell’attuale direttore ad interim.

5) Da molto tempo senza responsabili altre importanti strutture aziendali: RaiParlamento, GrParlamento, ora anche Rai3 e la direzione di canali digitali per i quali non si intravede ancora un progetto di piena funzionalità rispondente ai doveri del Servizio pubblico.

6) Andamento della raccolta pubblicitaria e le iniziative di Rai e Sipra per sollecitare maggiori investimenti.

7) Situazione RaiNews. Il comitato di Redazione lamenta la sottrazione di spazi, mezzi e risorse e la mancanza di un piano che rilanci la testata come canale all news dotato della necessaria capacità concorrenziale rispetto ad altre emittenti.

Ieri, 19 settembre, era stato il presidente della Rai, Paolo Garimberti, a prendere le distanze dall’editoriale del direttore del Tg1 Augusto Minzolini.