Usa, due conduttori televisivi si dimettono in diretta per protesta (video)

Pubblicato il 23 Novembre 2012 - 10:47| Aggiornato il 25 Novembre 2012 OLTRE 6 MESI FA

BANGOR, SATI UNITI – Due conduttori televisivi hanno lasciato di stucco i loro telespettatori annunciando in diretta le loro dimissioni, dopo aver presentato il telegiornale, in segno di protesta contro lo scadente tipo di giornalismo preteso ai loro dirigenti. E successo a Bangor,  Maine, al canale WII affiliato alla ABC, una delle grandi emittenti americane.

Cindy Michaels, 46 anni e Tony Consiglio, 28, in chiusura di tg, hanno brevemente comunicato alla loro audience che per loro era finita’ li’. ”Alcuni sviluppi recenti hanno attirato la nostra attenzione e lasciare assieme la rete e’ la migliore scelta che potessimo prendere”, hanno detto. Quindi dopo aver ringraziato i colleghi e il pubblico, sui titoli di coda si sono lasciati andare a un abbraccio.

In diretta non hanno fornito alcun dettaglio preciso sulle reali ragioni del loro gesto. Ma lontano dalle telecamere, alla stampa locale hanno spiegato che ormai da tempo i vertici della tv chiedevano loro ”un cattivo giornalino, partigiano e non di qualità”’. Da qui la scelta di tenere dritta la schiena e abbandonare il posto di lavoro.

”Ormai siamo arrivati al culmine – spiega Consiglio – visto che da tempo ci sono state decisioni da parte dei capi che vanno contro la nostra idea di giornalismo etico e corretto. Credo che ci siano momenti in cui se non puoi più essere in grado di fare bene il tuo lavoro e’ meglio mollare”. Non e’ chiaro cosa abbia fatto precipitare le cose, tuttavia sempre secondo i media del Maine, pare che su di loro siano arrivate alcune pressioni sul notiziario politico che avrebbero squilibrato il giornale.

Ma la decisione dei due giornalisti era nell’aria da tempo. Lo stesso vice-presidente della tv, Mike Palmer, ha definito questa loro mossa ”spiacevole ma non sorprendente”. Quindi ha difeso la correttezza del management, osservando che la rete non risentira’ dell’addio di questi suoi due cronisti: ”Abbiamo tanti giornalisti bravi in grado di fare benissimo il loro lavoro. Quanto alle critiche su presunte pressioni, posso assicurare che sono infondate”.