Vieni da Me, Annalisa Minetti: “Il pianto a Ora o mai più? Non voglio che la gente si dimentichi che io soffro”

di Filippo Limoncelli
Pubblicato il 27 Febbraio 2019 - 16:13 OLTRE 6 MESI FA
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Vieni da Me, Annalisa Minetti: “Il pianto a Ora o mai più? Non voglio che la gente si dimentichi che io soffro”

ROMA – Sabato sera ci sarà la finale di Ora o mai più, programma di Rai Uno, e fra le cantanti in gara anche Annalisa Minetti. La vincitrice del festival di Sanremo del 1998, oggi era ospite di Caterina Balivo a Vieni da me, e fra i numerosi argomenti trattati anche la sua esperienza presso il programma canoro.

Nell’ultima puntata la Minetti è stata un po’ bacchettata dalla giudice Ornella Vanoni dopo una sua esibizione ritenuta un po’ “troppo urlata”. Un giudizio che la stessa cantante milanese ha commentato così: “Mi piace Ornella Vanoni, lei è molto chic, ed è anche fra i miei coach preferiti. Forse anche per questo alcune sue critiche mi hanno ferito più delle altre. Mi sono un po’ irrigidita dopo il suo giudizio perché credo molto in me dal punto di vista musicale, e penso di essere stata penalizzata perché ho dovuto cantare una canzone con una tonalità impossibile. Subito dopo mi ha comunque premiata in “Almeno tu nell’universo”, ed ho capito che Ornella aveva bocciato la canzone non tanto il mio modo di cantare”.

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Una puntata, quella di Ora o mai più, che ad un certo punto è esplosa in un pianto: “Non voglio essere trattata da non vedente – commenta – ma non voglio nemmeno che la gente se lo dimentichi. Non vedere rimane un dolore, ma è stata anche un’opportunità, mi ha reso la donna che sono e ne sono grata, sono felicissima di non vedere. Per me è come una persona che mi da il buongiorno al mattino e mi accompagna la notte”.

Quindi aggiunge: “La gente doveva vedermi anche in quelle vesti, non mi ha dato fastidio, ho sentito il bisogno di farlo, volevo che la gente sapesse che c’è un’Annalisa che soffre e che sa convivere con il suo dolore. Ho una grande motivazione che è la vita, voglio utilizzare il mio lavoro per far capire che la vita è un dono che non può essere sprecato, e non bisogna aver paura di avere paura”.

Fonte: Rai Play