Baby gang a Milano: i protagonisti si ispiravano a “Gomorra”

Pubblicato il 3 Marzo 2011 - 14:48 OLTRE 6 MESI FA

MILANO – In posa, ripresi con i telefonini, come i protagonisti di ‘Gomorra’. Mitra e pistola in pugno, a mimare la scena ‘cult’ della pellicola tratta dal libro di Roberto Saviano in cui due ragazzi con addosso solo le mutande sparano, sulla spiaggia, raffiche di mitragliatore. Immagini esaltanti, per loro, piccoli duri di Quarto Oggiaro, membri di una baby gang di minorenni da 11 rapine, tra settembre e dicembre dello scorso anno, e dal forte ascendente sui giovani del quartiere.

A spezzare la parabola criminale dei quattro giovanissimi rapinatori, l’intervento della Polizia che ha arrestato per rapina aggravata e continuata e lesioni due ragazzini, uno di 16 anni e uno di 15 – condotti al Beccaria – e ne ha allontanati due, di 12 e 13 anni, dal nucleo familiare per essere ospitati in comunità. Già dallo scorso ottobre, gli agenti del commissariato di Quarto Oggiaro avevano ricevuto decine di denunce per rapine compiute da un gruppo di ragazzi che, accerchiando le vittime per non farle fuggire, intimavano loro la consegna di denaro e cellulari con la minaccia di coltelli o armi.

Rapine, spesso violente: in una di queste, lo scorso 21 ottobre in via Moretti, un giovane di 19 anni e’ stato aggredito a calci, pugni e testate ed e’ stato ricoverato con il setto nasale fratturato e una prognosi di 30 giorni. Luogo preferito per gli agguati, la stazione ferroviaria di Quarto Oggiaro ed il cavalcavia pedonale che collega questa con un centro commerciale. Le azioni del quartetto – individuato grazie alle testimonianze delle vittime – non erano passate inosservate nel popolare quartiere milanese, destando un certo fascino tra i ragazzi piu’ piccoli come quelli delle scuole medie di via Trilussa e via Val Lagarina. In un paio di casi, seppur non legati direttamente al gruppo, oggetto di segnalazione da parte delle forze dell’ordine. Nonostante la giovane età, alcuni dei quattro ragazzini – provenienti da famiglie difficili e conosciute nell’ambiente criminale della zona – erano stati coinvolti in recenti operazioni antidroga con il compito di ‘vedette’ o ‘sentinelle’. Il giovane di 16 anni era già noto alle forze dell’ordine: quando fu sgominato il clan Carvelli, attivo nel traffico di stupefacenti, il ragazzino fu individuato proprio come una delle ‘sentinelle’. Attività, a quanto si è appreso, più gradita alla madre rispetto alle rapine, perché meno pericolosa.

Il padre è stato invece, arrestato anni fa e si trova in carcere a Bollate per una rapina in cui rimase ucciso un complice. Nel corso delle perquisizioni domiciliari compiute dalla Polizia sono stati trovati, sedici cellulari, due coltelli, una mazza da baseball ed alcune riproduzioni di armi: un fucile mitragliatore (soft air), una pistola colt ‘Mk Iv’ ed una pistola ‘Dong’. Sui cellulari dei componenti della Baby Gang, invece, diverse le pose ispirate a ‘Gomorra’, con i giovani ripresi a torso nudo, riproduzioni di armi in pugno, puntate verso l’obiettivo, come gli attori della pellicola. Su una pagina Facebook, anche l’immagine di uno dei protagonisti della gang con una pistola vera impugnata indossando guanti di lattice.