Dodici persone uccise negli ultimi sei mesi: il Giappone schiera l'esercito per fermare gli attacchi degli orsi - Blitz Quotidiano
La città di Akita, in Giappone, sta affrontando un’emergenza senza precedenti. Negli ultimi sei mesi, infatti, gli attacchi degli orsi si sono moltiplicati: 100 persone sono rimaste ferite e 12, invece, sono morte, come confermato dai dati del ministero dell’Ambiente. Per far fronte a questa complessa situazione, il governatore Kenta Suzuki ha perfino richiesto l’intervento dell’esercito, le cui forze di difesa affiancheranno i cacciatori locali per posizionare trappole e gestire la cattura degli animali, offrendo così supporto logistico e operativo ma senza alcun permesso di utilizzare armi da fuoco.
Emergenza orsi: l’intervento dell’esercito giapponese
La scorsa settimana, circa 130 soldati hanno partecipato a un’esercitazione con i cacciatori, mentre le autorità locali continuano a ricevere richieste di aiuto. L’allarme, però, non riguarda solo Akita. Ci sono stati avvistamenti anche nell’Hokkaido, a Fukushima, Miyagi e Nagano. Gli orsi sono stati avvistati vicino a scuole, stazioni, supermercati e persino a locali termali. Nella prefettura di Akita, il circa 70% degli attacchi si è verificato in aree residenziali, evidenziando la crescente minaccia alla popolazione locale.
Stando a quanto dichiarato dagli esperti, il drastico aumento degli incontri tra orsi e persone è determinato da due fenomeni ben precisi: il cambiamento climatico e lo spopolamento rurale. Le temperature più miti, infatti, spingono gli orsi a scendere verso le città, mentre il calo demografico ha lasciato vaste aree rurali quasi deserte, rendendo più facile per questi animali avvicinarsi agli insediamenti umani.
