Il video dell'incidente di Giorgetto Giugiaro: "Sono vivo perché l'auto era nuova" (foto da video) - Blitz quotidiano
Giorgetto Giugiaro, storico designer di automobili, è sopravvissuto a un grave incidente stradale in Sardegna all’età di 87 anni. La sua auto si è ribaltata, finendo in un dirupo. Nonostante la violenza dell’impatto, Giugiaro è uscito vivo da quella che avrebbe potuto essere una tragedia. A raccontarlo è lui stesso in un’intervista a La Stampa.
“Sono vivo. E lo devo alla tecnologia che ho contribuito, nel mio piccolo, a plasmare”, afferma. Poi aggiunge un dato allarmante: “Se fossi stato a bordo di un’auto di quindici anni fa, quasi l’età media delle vetture che circolano sulle strade italiane, probabilmente non sarei qui a raccontarlo”. Le statistiche parlano chiaro: le auto moderne, grazie ai loro dispositivi di sicurezza, offrono molte più possibilità di sopravvivere a un incidente.
Tuttavia, Giugiaro apre un tema sociale che lo tocca profondamente: “La sicurezza, oggi, è un lusso. Chi può permettersi un’auto nuova ha più chances di tornare a casa vivo. Nel 2024, in Italia, abbiamo contato 173.364 incidenti stradali. Quanti di quei guidatori, in macchine datate, non hanno avuto la mia fortuna?”.
🔴 L’incidente di Giugiaro ripreso da una dash cam 🔴 #arzachena #galluraoggi pic.twitter.com/r6k2DIHCdG
— Gallura Oggi (@galluraoggi) July 29, 2025
Il designer e la responsabilità della tecnologia
Per Giugiaro, che ha costruito la sua carriera cercando di “disegnare auto per tutti”, questa consapevolezza pesa più di qualsiasi trauma fisico: “La tecnologia salva vite, ma è una salvezza che costa cara. E questo, per uno come me […] è un pensiero che brucia”.
Non vuole impartire lezioni, ma si limita a condividere la sua esperienza e la sua umanissima emozione: “Non fraintendetemi: non sono qui a fare la morale. Sono solo un uomo che, sceso da un’auto capottata, si è guardato allo specchio e ha visto non solo un sopravvissuto, ma un privilegiato”.
Ora è tornato a Torino, dove continua a creare, nonostante il busto ortopedico: “Ora sono a Torino, nella mia tana creativa, dove le idee non si fermano, nemmeno con un busto ortopedico. E forse, chissà, da questa disavventura nascerà una nuova linea, una nuova idea, un nuovo modo di pensare la sicurezza. Perché il futuro, come le auto, si disegna un tratto alla volta”.
