
La polemica per il balletto hip hop delle alunne di un liceo per accogliere il ministro Valditara - Blitz Quotidiano
Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, in occasione dell’annuncio di un finanziamento Pnrr di circa 680mila euro destinato al liceo “Isabella d’Este” di Tivoli, si è recato sul posto ed è stato accolto in un modo molto particolare. Al suo arrivo, infatti, dopo un caloroso e corale “Buongiorno”, alcune alunne del laboratorio di danza del liceo di Scienze Umane e Linguistico hanno omaggiato la visita intrattenendo il ministro con un balletto a sorpresa in pieno stile hip-hop.
Balletto virale, scoppia la polemica
Dopo aver assistito all’esibizione, il ministro Valditara si è spostato all’interno dell’edificio e più precisamente nella biblioteca dell’istituto, dove è stato eseguito l’Inno nazionale. Attraverso una nota, il sindaco di Tivoli, Marco Innocenzi, ha spiegato: “Questa mattina ho accolto il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara al liceo ‘Isabella d’Este’ di Tivoli, insieme al consigliere regionale, Laura Cartaginese, e agli amministratori locali, non solo per salutare gli studenti del plesso ma soprattutto per annunciare il finanziamento Pnrr, di circa 680.000 euro, destinato al liceo. Risorse che serviranno a innovare gli ambienti didattici, rafforzare l’orientamento e le competenze Stem, combattere la dispersione scolastica e sostenere la formazione del personale”.
L’attenzione, però, si è spostata tutta sul balletto delle studentesse, che è stato ripreso in video e pubblicato poi da La Tiburtina News. Il video ha fatto rapidamente il giro del web diventando virale e l’esibizione ha naturalmente attirato l’attenzione degli utenti, alcuni dei quali hanno duramente criticato quanto accaduto.
Polemiche anche sul fronte politico, con la consigliera regionale del Lazio Emanuela Droghei (Pd) che ha espresso tutto il proprio disappunto: “Utilizzare il corpo femminile come primo segno di accoglienza istituzionale è un messaggio fuori tempo, anacronistico e profondamente sbagliato. La scuola dovrebbe insegnare ad andare oltre gli stereotipi, non rafforzarli. Il mio non è certo un giudizio sulle ragazze, che vanno anzi tutelate e valorizzate in ogni forma espressiva. Ma è chiaro che la responsabilità di un gesto così simbolico ricade sulla scuola”.