Inseguimento e spari in aria nelle acque vicino a Lampedusa (Agrigento) dopo che un peschereccio tunisino non si è fermato all’Alt di una motovedetta della Finanza e l’ha speronata
Una motovedetta della Guardia di finanza ha aperto il fuoco contro un peschereccio tunisino che non si è fermato all’Alt e che ha speronato la motovedetta nel tentativo di scappare. E’ accaduto martedì 29 settembre.
Dopo l’inseguimento in acque internazionali i militari delle Fiamme gialle hanno bloccato il peschereccio “Mohanel Anmed” e lo hanno condotto a Lampedusa.
La dinamica dell’accaduto
Stando a quanto emerge, il peschereccio aveva calato le reti a 9 miglia circa dalla costa di Lampedusa, in acque territoriali italiane.
E’ scattato il controllo da parte di Guardia costiera e Guardia di finanza. Il natante, però, non solo non si è fermato, ma ha anche speronato la motovedetta italiana.
L’inseguimento
E’ così scattato l’inseguimento in acque internazionali, durante il quale, prima di abbordare il peschereccio, sono stati esplosi diversi colpi in aria a scopo intimidatorio.
Il peschereccio si trova ora a Lampedusa. Il comandante è stato arrestato con le accuse di resistenza e violenza contro nave da guerra e rifiuto di obbedire a nave da guerra. Le reti utilizzate per la pesca illegale in acque territoriali italiane così come lo stesso peschereccio sono stati sequestrati.
Sul motopesca non c’erano migranti né droga o armi. (Fonti: Ansa, YouTube)