
Maurizio Nerini (FdI): "Che Guevara era un noto personaggio guerrafondaio, stupratore..." (foto da video) - Blitz quotidiano
Nel corso di una seduta del Consiglio comunale di Pisa, è scoppiata una polemica destinata a far discutere. Durante il dibattito su una proposta della maggioranza di centrodestra per conferire la cittadinanza onoraria al Capar, centro di addestramento della brigata paracadutisti Folgore, il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Maurizio Nerini, ha espresso un giudizio controverso su Ernesto “Che” Guevara. Richiamando un precedente conferimento simbolico della cittadinanza al rivoluzionario cubano da parte del Comune di San Giuliano Terme, Nerini ha dichiarato: “È un voto politico come quello che fu dato, per esempio, a Che Guevara a San Giuliano. Noto personaggio guerrafondaio, stupratore, chi più ne ha più ne metta. Va bene?”.
Le sue parole hanno scatenato la dura reazione dell’opposizione. I consiglieri di minoranza hanno protestato vivacemente, contestando la mancanza di basi storiche per accuse tanto gravi, specialmente quella di stupro, mai confermata da fonti attendibili. La tensione è salita al punto da costringere il presidente del Consiglio comunale, Alessandro Bragagna, a sospendere temporaneamente i lavori. Nerini ha reagito alle contestazioni domandando ironicamente se qualcuno volesse difendere Che Guevara, aggiungendo: “Se viene il signor Che Guevara gli chiedo scusa”.
Le scuse di Nerini e le reazioni politiche
Al termine della sospensione, Nerini ha fatto un parziale dietrofront, riconoscendo l’infondatezza delle affermazioni precedenti: “Io non vorrei che qualcuno si fosse sentito offeso da quello che ho detto prima. Stavo citando alcune fonti che avevo letto. Sembra che non siano verificate per cui mi rimetto al giudizio degli esperti, secondo i quali Che Guevara non è stato uno stupratore”. Ha aggiunto però che, a suo avviso, la figura storica di Guevara resta politicamente discutibile, citando una sua frase provocatoria: “Io amo l’odio”.
Nel prosieguo dell’intervento, Nerini ha anche accennato alla revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, esprimendo perplessità: “Come si fa a togliere la cittadinanza a qualcuno già morto?”. Le polemiche non si sono placate neanche fuori dall’aula. Il leader di Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo, e il consigliere Ciccio Auletta hanno denunciato pubblicamente l’episodio, definendolo un attacco ideologico da parte di esponenti della destra. In una nota congiunta hanno scritto: “È una vergogna che gli eredi di Mussolini e Almirante offendano in una sede istituzionale un eroe e martire della causa della liberazione dei popoli come Ernesto Che Guevara. Questi fascisti oggi sono complici di Netanyahu come ieri lo furono di Hitler”.