Sicilia, stenografi a 200mila euro. Micciché: “Con 4mila al mese non si campa”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 4 Giugno 2014 - 10:56 OLTRE 6 MESI FA

Schermata 2014-06-04 a 10.55.48PALERMO – E’ ancora un’intesa di massima, non formalizzata, ma presto i burocrati dell’Assemblea regionale siciliana (consiglieri ma anche stenografi, segretari…) avranno lo stipendio tagliato fino al limite massimo di 240mila euro lordi l’anno, con qualche eccezione.

D’altra parte il siciliano Gianfranco Miccichè, candidato non eletto con Forza Italia a Strasburgo, fa presente che con la pensione da parlamentare (4000 euro al mese) “non si campa”.

Sembrava banale: allineare lo stipendio di queste figure professionali a quello di tutte le altre cariche pubbliche, dal presidente della Repubblica (230mila euro l’anno), ai manager pubblici. Ma semplice non lo è affatto, sia per le difficoltà incontrate, sia per la macroscopica eccezione siciliana: per dirne una, con il nuovo tetto uno stenografo con 20 anni di servizio potrà guadagnare al massimo 200mila euro l’anno, lordi. Matteo Renzi, presidente del Consiglio, guadagna 114mila euro lordi all’anno. 

Il limite, per i consiglieri parlamentari siciliani, sarà quello di 240 mila euro lordi annui. A seguire gli stenografi (200 mila), i segretari (145 mila), i coadiutori (110 mila) e gli assistenti (92 mila euro). E per far passare la nuova regola ce n’è dovuto di impegno, di compromessi. Sono salve le pensioni d’oro infatti, altrimenti i burocrati più anziani avrebbero affossato la nuova norma. Come scrive Emanuele Lauria su Repubblica:

Ma se da un lato il presidente dell’Ars fa calare la scure sugli stipendi dei dipendenti per il futuro, dall’altro salva i grand commis più anziani e benestanti. La proposta che si va a concretizzare, infatti, contiene una clausola di fuoriuscita: chi lascia l’amministrazione entro un anno mantiene il superstipendio e il “maturato contributivo”. Significa che conserva pure il diritto a una pensione d’oro. Pare sia la norma grazie alla quale Ardizzone ha trovato il lasciapassare dei pezzi da novanta dell’amministrazione.