Un video registrato da uno dei sopravvissuti all’incidente aereo della Azerbaijan Airlines mostra gli istanti appena prima e subito dopo lo schianto avvenuto in Kazakistan lo scorso 25 dicembre. Il passeggero, miracolosamente illeso, ha catturato con il suo telefono le preghiere disperate dei viaggiatori, le maschere d’ossigeno calate, il caos a bordo e infine la devastazione tra i rottami.
Il video del sopravvissuto
Le immagini catturate dall’interno del velivolo mostrano una situazione drammatica. I passeggeri, con le maschere d’ossigeno già calate, si aggrappano alle loro preghiere mentre il destino dell’aereo appare inevitabile. Tra voci tremanti e mani giunte, si avverte l’angoscia di chi sta affrontando un momento che sembra segnare la fine.
Nel filmato, inviato alla moglie poco prima dello schianto, si percepisce chiaramente la tensione a bordo. Le preghiere si alternano al suono del velivolo che perde quota.
Visualizza questo post su Instagram
Dopo l’impatto: il caos tra i rottami
La seconda parte del video offre uno sguardo ancora più toccante: l’interno dell’aereo distrutto. I sopravvissuti, feriti e sotto shock, cercano di uscire dalle lamiere contorte, mentre alcuni rimangono immobili, in attesa dei soccorsi. Il telefono del passeggero riprende tutto, dalla devastazione delle cabine alle urla disperate di chi cerca aiuto.
Visualizza questo post su Instagram
“Dio è grande”
L’ultima parte del video si svolge all’esterno del velivolo. Il sopravvissuto, incredibilmente in buone condizioni fisiche, si riprende mentre ringrazia la propria sorte con le parole “Dio è grande”. La telecamera si sposta poi sui resti dell’aereo, ormai ridotto a un cumulo di rottami, circondato dai soccorritori.
Mentre il video continua a circolare sui social, le autorità dei tre paesi coinvolti – Azerbaijan, Russia e Kazakistan – stanno lavorando per chiarire le cause dell’incidente.
Secondo una fonte anonima citata dalla CNN, l’aereo potrebbe essere stato abbattuto da un sistema antiaereo russo. Questa ipotesi, però, è stata accolta con cautela. Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, ha dichiarato che “è sbagliato trarre conclusioni affrettate”, sottolineando che le indagini sono ancora in corso.
Anche Ashimbayev Maulen, presidente del Senato kazako, ha esortato alla prudenza, definendo le accuse premature “non etiche” e assicurando che tutte le informazioni saranno rese pubbliche.